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Nuovi protagonisti: Alessio Cardarelli

L’intervista del venerdi di OrvietoSport.

Riparte questo fine settimana il campionato di calcio di Serie D, per l’Orvietana è tempo di festeggiamenti visto che è vicino il traguardo delle 100 candeline. Sabato alle 19 ci sarà la presentazione ufficiale della squadra in via del Duomo, il giorno dopo allo stadio “Luigi Muzi” di Ciconia alle 15 il fischio di inizio contro i fiorentini del Calenzano.

Molte le novità in rosa, a seguito di una campagna acquisti che ha portato sotto la rupe ben 10 volti nuovi. Il primo che andiamo a presentare è Alessio Cardarelli, giovane talento classe 1990, di proprietà del Foligno che lo scorso anno ha giocato a Deruta. Già nelle prime uscite tutti hanno potuto apprezzare le sue doti di attaccante, ma il polverone che si era sollevato già in precampionato intorno al giovane Cardarelli aveva provocato più rumore degli applausi che poi si sono sentiti allo stadio nelle prime amichevoli e nelle gare di coppa.

Cardarelli appena arrivato a Orvieto, strappato al Deruta grazie agli ottimi rapporti tra Orvietana e Foligno, società titolare del cartellino, aveva subito accusato problemi di ambientamento tanto da far parlare di vera e propria fuga dopo pochi giorni di ritiro. La situazione aveva anche provocato qualche attrito con il Deruta, accusato secondo alcuni di manovrare alle spalle del giocatore per riportarlo tra le proprie fila, sta di fatto che Cardarelli era stato ormai tesserato per l’Orvietana ma il tira e molla è seguitato a lungo. Alla fine Alessio è tornato a Orvieto, anche perché non era possibile fare altrimenti visto il tesseramento.

Ma insomma cosa è successo che ha provocato tutta questa antipatica situazione?
“Ho avuto problemi ad ambientarmi, sono arrivato che non conoscevo nessuno e il primo impatto nei giorni del ritiro a Castel Giorgio non è stato certo felice, so che comunque almeno fino a gennaio qui devo restare, ma ora le cose stanno già migliorando”

Eppure in campo non sembri un giocatore demotivato e che si trova male, anzi sei stato tra più apprezzati in queste prime uscite.
“In campo do sempre il massimo, come ho sempre fatto per rispetto della società e del mister, mi fa molto piacere che lo abbiate notato”

Cosa intendi allora per ambiente che non ti piace, ci sono problemi nello spogliatoio?
“Nessun problema coi compagni, né con l’allenatore che so che mi stima e mi fa giocare proprio nel ruolo che preferisco, solo che il primo impatto con l’ambiente di Orvieto non è stato positivo, ora che insieme a Luca Pugnali, che è delle mie parti, torno a casa tutte le sere, rimanendo in pratica ad Orvieto solo due ore al giorno per gli allenamenti le cose vanno già meglio”

Anche lo scorso anno comunque per metà stagione sei stato fuori di casa.
“Lo scorso anno a Deruta avevo amici che già conoscevo come Fornetti ed ero più vicino a casa, ma ora sta per cominciare la stagione ed è meglio cominciare a parlare di calcio!”

Torniamo allora al calcio giocato, le due gare di coppa cosa hanno detto secondo te?
“Avevamo disputato un’ottima gara contro la Pontevecchio, peccato che non sia stato possibile confrontarci alla pari con il Castel Rigone, fino a che siamo rimasti 11 contro 11 la partita era equilibrata e avevamo sfiorato il pareggio in più occasioni, poi è chiaro che non puoi concedere due uomini a nessuno tantomeno a una squadra così forte”

Tra due giorni parte il campionato, ti senti di fare un pronostico?
“Speriamo di cominciare col piede giusto, sarebbe importantissimo. Penso che ci siano le condizioni per partire bene per poter poi disputare un campionato tranquillo, è chiaro che giochiamo insieme ancora da poco tempo, ma man mano che disputiamo partite riusciamo a conoscerci e a trovarci in campo sempre meglio, non conoscevo nessuno degli attuali compagni, ma in campo l’intesa comincia a formarsi e possiamo solo migliorare, per quanto riguarda i pronostici tutti parlano di 4 o 5 squadre che possono vincere il girone, ma la difficoltà di questo torneo secondo me si misura soprattutto su tutte le altre, se, come credo, il livello sarà alto non solo al vertice ma anche dietro, ci sarà da lottare”

L’Orvietana sembra la classica squadra che se riuscisse a partire bene e giocare così tranquilla senza l’assillo della classifica potrebbe far divertire e far togliere delle soddisfazioni, che ne pensi?
“E’ vero, le sensazioni sono buone, come ti ripeto l’importante è partire bene nelle prime due gare. Il gruppo c’è, la voglia pure. Sto imparando a conoscere i compagni, Cersosimo e Schicchi sono i giocatori che mi hanno fatto la migliore impressione e non solo sul campo”.

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