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Moviola addio, ora c’è la “Cassazione”

La Rai abbandona la moviola. E lancia la “Cassazione”. Il direttore di Rai Sport, Eugenio De Paoli, conferma per la prossima stagione la svolta nelle trasmissioni sportive. Obiettivo: spiegare il calcio attraverso la tecnica e la tattica, cercando di non alimentare le feroci polemiche che caratterizzano spesso i dopo-partita.

TRE CASI CONTROVERSI – «Noi non ignoreremo i fatti – spiega De Paoli all’Ansa. – Tanto che è in arrivo un accordo in esclusiva con l’associazione italiana arbitri per istituire la Cassazione, un organismo che analizzerà e spiegherà, regolamento alla mano, tre casi controversi per turno di campionato individuati da noi della Rai».

TELECRONISTI – Sempre a proposito di novità per le prossime stagioni di calcio in tv, De Paoli non ha voluto ufficializzare l’avvicendamento nel ruolo di telecronista della nazionale tra Marco Civoli e Bruno Gentili, ma l’operazione sembra varata tanto che a questo proposito è in programma per mercoledì l’incontro di prammatica con il cdr di Raisport.

GLI ARBITRI – La svolta della Rai ovviamente piace agli arbitri, alleggeriti di un carico di pressione non indifferente. Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione italiana arbitri (Aia), parla addirittura di «rivoluzionaria iniziativa culturale», perché consentirà di tornare a parlare di calcio. «A partire dal prossimo campionato, in tutte le trasmissioni televisive Rai si parlerà di regolamento e di cultura del calcio. In questo modo verrà privilegiata la visione di gesti tecnici e atletici, abbandonando così le polemiche che scaturivano da commenti e dibattiti da Bar Sport attorno alla moviola, deleteri per la crescita dei nostri arbitri e dei giovani calciatori».

IL CDR – Il comitato di redazione di Rai Sport si dice invece «sconcertato dall’irrituale procedura adottata dal direttore De Paoli di anticipare le scelte della prossima stagione alla stampa (quotidiani e agenzie) prima di ufficializzarle come da norma contrattuale alla rappresentanza sindacale della testata». «Non capiamo il motivo di questa decisione presa – sottolinea il cdr in una nota – se mercoledì prossimo, come lo stesso direttore conferma, è in programma un incontro sindacale per l’esposizione e la discussione sulle novità editoriali. Il cdr di Rai Sport interviene oggi a tutela di tutti i colleghi della redazione, in particolar modo nei confronti di coloro che rientrerebbero nel novero dei normali avvicendamenti che un direttore è tenuto a fare nei vari settori produttivi».

Redazione online di www.corriere.it

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