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Andrea Madau Diaz, progetti importanti alla Zambelli Orvieto

Andrea Madau Diaz, classe 1966, nato a Narni ma perugino doc (nonostante il cognome racconti di lontane origini sarde), vive a Perugia con la sua compagna, non ha figli e ha sulle spalle oltre trenta anni di attività nella pallavolo, prima come giocatore e poi come allenatore. Da questa stagione sulla panchina della Zambelli Orvieto, Madau Diaz ha sposato il progetto Volley Team e, alla guida della prima squadra, è pronto con le sue atlete a dare l’assalto al campionato regionale di serie C.

Coach Madau, come ha cominciato e quando ha capito di poter fare la differenza come allenatore?
“Sono nella pallavolo da circa 33 anni, ho iniziato come giocatore poi, 16 anni fa giocavo in C1 a Bastia, l’anno dopo la società mi propose di guidare la squadra come coach.”

Oltre alla squadra dove ha iniziato, in quale altre realtà ha lavorato?
“Quando giocavo nel Bastia mi occupavo dei corsi di minivolley sia a Bastia, sia a Perugia, ho lavorato in C1 a Bastia, Libertas Perugia, Castel del Piano con il quale ho vinto il campionato di serie C con la maschile, poi nella femminile, nel Todi maschile per poi passare a San Sisto, Monteluce, Bastia e dedicarmi esclusivamente alla femminile. Sempre come primo coach.”

Che tipo di progetto predilige quando sceglie di allenare una squadra piuttosto che un’altra?
“I migliori progetti sono quelli che riescono a mettere in campo le società che ragionano a lungo termine e per lungo termine parlo di biennale o triennale. L’ideale credo sia questo, certo dove questo è possibile economicamente, e lo dico sia come allenatore che come organico di squadra. Puntare a tenere un organico al 90 % per due o tre anni, dove c’è la possibilità, è la soluzione ottimale perché si cerca di creare così un grande affiatamento. Per ottenerlo è importante riuscire a lavorare due o tre anni sullo stesso gruppo, creando una amalgama vincente.”

La scelta di lavorare con la Zambelli dunque va letta in virtù di obiettivi comuni?
“Si, certamente, con la Zambelli si sta proprio cercando di organizzare un discorso simile a quello che avevo progettato a Bastia. L’obiettivo è arrivare a fare un discorso anche sul giovanile, un discorso professionale ma non professionistico, le under devono avere un futuro ma per arrivare a questo si devono fare un certo tipo di scelte, si deve optare per un lavoro mirato alla prima squadra, ovviamente per renderla competitiva al massimo ma con occhi sempre attenti sulle giovanili nell’ottica di un proficuo ricambio generazionale che permetta, una volta a regime, di non dover andar fuori ad acquistare elementi.”

Quali sono le potenzialità che intravede nella squadra? Dove si può arrivare?
“Vedo tanta potenzialità in questo gruppo. Abbiamo fatto venire a Orvieto gente davvero esperta, di categoria anche superiore, ora però dobbiamo lavorare sulla squadra, sul gruppo. Le potenzialità individuali sono anche superiori al campionato che ci accingiamo a intraprendere, ma possono essere grandi campionesse, se però non si amalgama il gruppo, se non si lavora sulla squadra non si va da nessuna parte. Ora quindi lavoreremo per fissare la nostra linearità di gioco e, contemporaneamente, sulla crescita come gruppo.”

Quale squadra nel girone potrebbe costituire l’out-sider da non sottovalutare?
“Mah io direi che le squadre si sono tutte attrezzate, rinforzandosi. Ad esempio la Multicopia ha aderito al progetto Volley Cup Perugia, ora ha un team dall’amalgama e dal ritmo non indifferente. Ma grattacapi potrebbero venire anche dal Ponte Felcino o Vittoria Assicurazioni, squadre più o meno esperte che però si sono rinforzate con buoni elementi puntando così ad un campionato di fascia alta. Devo dire però che tutte le nostre avversarie sono da tenere sott’occhio, nessuna è da prendere sottogamba perché anche l’ultima in classifica quando gioca contro la prima fascia vuole fare bene dando anche l’anima per una vittoria che dà morale per cui noi giocheremo contro tutti come se di fronte avessimo la più forte, sempre perché abbiamo allestito una squadra decisamente competitiva.”

Quanti allenamenti ha previsto settimanalmente? Come si svolge la settimana delle sue atlete dal punto di vista della preparazione?
“Quando andremo a regime, ovvero da questa settimana, faremo 3 allenamenti a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, durante questi giorni lavoreremo molto sulla tecnica e sulla tattica che però sarà oggetto principale della seduta del venerdì, quando lavoreremo espressamente alla preparazione della partita con visione di video e quindi tattica pura.”

Gran debutto casalingo per Diaz e compagne in occasione del Trofeo Zambelli in programma sabato 22 e domenica 23. Davanti al proprio pubblico, e nella nuova collocazione del PalaPapini, la squadra del presidente Flavio Zambelli si presenterà ufficialmente alla città.

 

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