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Continuano le polemiche tra Orvietana e Villabiagio

I tecnici del Villabiagio smentiscono Cavalli: “Ma quale aggressione verbale all’arbitro?!”, Lanzi controreplica: “Infatti li chiamavate per nome!”.

Non si placano le polemiche per quanto avvenuto domenica al Muzi. Motivo del contendere le decisioni della terna arbitrale guidata da Ilaria Bianchini di Terni. Cavalli, tecnico dell’Orvietana, aveva parlato di “aggressione verbale” tra primo e secondo tempo di tecnici, dirigenti e giocatori del Villabiagio verso l’arbitro tanto che, sempre secondo Cavalli, nella ripresa la direttrice di gara avrebbe cambiato atteggiamento (due rigori e un’espulsione contro l’Orvietana). I due tecnici del Villabiagio però smentiscono quanto detto da Cavalli, come si può leggere nel comunicato che sotto riportiamo. L’Orvietana, per voce del dg Paolo Lanzi, lette le parole di Frivola e Persichetti ha a sua volta replicato (riportiamo sotto anche l’intervento di Lanzi).

Questo il comunicato dei due allenatori del Villabiagio Francesco Frivola e Marco Persichetti pubblicato da settecalcio.it:

“Caro direttore, è nostra consuetudine non recriminare “mai” su decisioni arbitrali, su opinioni espresse da voi giornalisti, dai tecnici e dai rappresentanti di altre compagini; non amiamo lamentarci su episodi che vedono coinvolta la nostra squadra, anche perchè, è nostra abitudine prenderci sempre e comunque le nostre responsabilità. Tuttavia, la nostra pazienza e soprattutto la nostra correttezza nei confronti delle opinioni ed esternazioni altrui, viene spesso messa a dura prova. Noi non abbiamo mai avuto potere sulle decisioni del giudice di gara, chi non ne è convinto, è libero di controllare tutti i referti e i provvedimenti che ci hanno visto coinvolti.

Quella che Mister Cavalli, del quale abbiamo un profondo rispetto, definisce una FORTE AGGRESSIONE VERBALE, non è stato che un chiarimento, durato peraltro una manciata di secondi, sulla punizione concessa all’Orvietana, dalla quale ha avuto origine il primo goal. Teniamo a sottolineare che al momento erano presenti oltre a noi e la terna arbitrale, sia giocatori che dirigenti di entrambe le squadre. Una chiarificazione non è un’aggressione e questo, ci sentiamo di sottolinearlo, non è una cosa che ci appartiene. A tal proposito vorremmo ricordare a quanti non lo rammentassero, che nella gara di andata con l’Orvietana, ci siamo visti annullare una pesantissima rete al 90′ e nessuna sul risultato di 0 a 0, ripetiamo nessuna protesta si è levata da parte nostra anzi, al termine della gara, non abbiamo dimenticato di complimentarci sportivamente con i nostri avversari.

Questo è quanto ci sentiamo di rispondere a ciò che abbiamo letto, in rispetto alla nostra squadra, al nostro Presidente e ai nostri tifosi. Un caro saluto”.

E questa la replica di Paolo Lanzi, dg dell’Orvietana:

“Mi sembra doveroso rispondere ai dirigenti del Villabiagio, ma non per creare polemiche ma solo per chiarire,chiarire e basta.

La partita con il Villabiagio è stata una bella partita, intensa, agonisticamente valida, giocata con un certo equilibrio, appunto con equilibrio. Si sa che chi viaggia sul filo dell’equilibrio può cadere se incontra una variabile negativa e la variabile negativa è stata la terna arbitrale. Credo nella buona fede degli arbitri,anche perché se fosse il contrario non sarei un attivista del pallone, ma credo pure nella competenza e nella professionalità a tutti i livelli, anche nella terza categoria deve esistere organizzazione e professione nello svolgere i propri compiti.

Domenica l’arbitra e i suoi collaboratori hanno lasciato questa professionalità a casa, naturalmente la colpa non è della terna arbitrale ma dei designatori, non si possono mandare dei giudici di gara che conoscono così bene gli atleti in campo, in campo l’arbitro è il SIGNORE, non Ilaria o Gianluca come venivano chiamati arbitra e guardalinee da alcuni giocatori del Villabiagio. Fortunatamente oggi ci sono le immagini a tutti i livelli chi vuole può constatare quello che è capitato. Intendiamoci non è una lamentela nei confronti dei nostri avversari che sono entrati in campo decisi e vogliosi di portare a casa la posta, ma è una constatazione di come sono stati giudicati malamente le fasi di gioco da parte della terna arbitrale.

La nostra storia calcistica recente ci ha portato a calcare per diversi anni i campi della serie D, purtroppo questa esperienza è rimasta un ricordo, un bel ricordo, oggi siamo qui ad onorare un campionato di eccellenza, le piccole differenze sono tante, valori in campo, trasferte, pubblico, soldi. Ma La differenza vera l’abbiamo notata negli arbitraggi, in campo i giocatori parlano tutti, è un continuo lamentarsi, i dirigenti sono continuamente a trattare con i giudici di gara, tutti hanno possibilità di avvicinare l’arbitro. Diventa difficile per un arbitro poter gestire tutte queste lamentele, l’addetto all’arbitro deve essere uno e uno deve essere il capitano, il resto lingua in bocca e pedalare.

Questo purtroppo non succede, dico che deve essere cambiato l’approccio con chi giudica la gara, delle fasi di gioco della partita non ne parlo e non mi interessa, l’Orvietana e’ uscita sconfitta , il Villabiagio vincitore, loro sono venuti decisi ad Orvieto hanno fatto sua la posta, onore ai vincitori.

Qui dobbiamo rivedere chi giudica. Grazie per avermi ascoltato.”

Intanto nel comunicato del Giudice Sportivo non si fa riferimento a nulla di particolare accaduto. Sono stati squalificate le tre persone espulse dall’arbitro: il dirigente Cortoni (fino al 15/3) allontanato dalla panchina a gara in corso e i giocatori Proietti (1 giornata) espulso per doppia ammonizione e Barbabella (2 giornate) espulso a fine gara per proteste.

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