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Ciconia sul pezzo, la Tiber si arrende

Quattro punti dalla zona play off; quattro punti dalla zona play out. E’ questo il bilancio definitivo della domenica, che vede il Ciconia risalire la china, in cui era pericolosamente scivolato, dopo le due ultime deludenti prestazioni casalinghe.

Dimenticato l’unico punto in due partite interne; dimenticato il volto grigio e rassegnato di Mr. Hyde, è il Dottor Jeckyll che scende in campo e sbanca il difficile campo di Fratta Todina, dove solo il Macchie, sinora, era riuscito a battere una Tiber dalle ottime credenziali.

Broccatelli, un po’ costretto dagli assenti, schiera Dominici, Derna, Bonino, Dini, Giani, Croccolino F., Pepe, Selimi, Santo (38’ st Baldini), Filippi, Dami.

Stavolta l’undici orvietano non sbaglia, aspetta sornione l’avversario e prova a colpirlo in ripartenza, tant’è che, dopo una quindicina di minuti, i locali rischiano di restare in dieci: il portiere, ormai battuto, stende Santo sulla riga dell’area. Tutti si aspettano rigore ed espulsione e invece l’arbitro, inspiegabilmente, fa proseguire, salvo poi scusarsi della svista alla fine del primo tempo.

Sarà il preludio al gol. Intorno alla mezz’ora, ancora Santo semina il panico tra le linee della Tiber e infiocchetta un pallone per Dami, che di destro infila l’angolino.

La Tiber reagisce, ma in maniera scomposta, senza impensierire più di tanto la retroguardia biancoceleste, che però, allo scadere, ci mette ancora una volta del suo, con Derna che fallisce l’intervento in chiusura, fa scappare l’avversario, costringendo Giani al rigore. Della battuta si incarica Primac, capocannoniere della squadra, ma Dominici è super e dice no.

Mister Broccatelli fa recitare nel secondo tempo lo stesso copione della prima frazione: pallino in mano alla Tiber, con gli ospiti che si infilano nelle trame intessute dai giochi avversari. Prima Filippi, ispiratissimo, e poi Santo mancano di un nonnulla la rete del raddoppio, che però arriva puntuale al 65’, quando Santo parte come un razzo e innesca Dami, che, dal vertice dell’area ospite, insacca nell’angolo opposto.

La partita, di fatto, finisce al 79’. La Tiber resta in dieci, per un fallo killer di Coletti, già ammonito, su Santo, che costringerà anche l’esterno biancoceleste a chiedere il cambio.

Quando tutto sembrava ormai accomodarsi verso un secco due a zero per gli ospiti, ecco che, al 93’ ed in superiorità numerica, il Ciconia riesce a farsi bucare la propria rete, a causa di uno degli svarioni difensivi a cui ormai siamo assuefatti.

Il Ciconia dimostra, nonostante le numerose defezioni – solo 15 giocatori disponibili oggi – di avere mille risorse e questa è la vera forza di questa squadra, che riesce sempre, nel male e nel bene, a stupire chi la segue.

Dami acciuffa Dini, in vetta alla classifica interna dei cannonieri: cinque reti a testa delle 17 finora realizzate.

Domenica prossima, all’Antistadio Achilli, i biancocelesti ospiteranno la Fornolese, che li stacca in classifica di una sola lunghezza.

A fine partita, Broccatelli ha più di un motivo per sorridere: “Abbiamo preparato, ed eseguito, la partita alla perfezione. Oggi servivano 3 punti, che sono puntualmente arrivati. Ora dobbiamo insistere sulle ottime cose viste oggi e lavorare sodo sulle nostre debolezze. Io personalmente sto già pensando alla partita con la Fornolese, squadra molto ostica.’’

 

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