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Tonino Camilli all’Europeo della Montagna

Anche il CEM, Campionato Europeo della Montagna, profuma un poco di orvietanità. Testimonial, un rupestre doc., dai più conosciuto per le sue qualità di orafo, piuttosto che per le gesta motoristiche. Tonino Camilli, ad un passo dagli anta, ha deciso, quest’anno di varcare i confini. Domenica passata era in Austria, a Rechbergrennen, sede della prima prova valida per campionato. Vinta, per la cronaca, da Christian Merli con l’Osella PA30, in un pomeriggio all’insegna del tricolore. Chiaramente, Tonino non corre per l’assoluto. La sua FIAT 1100 Ala d’Oro, carrozzeria Stanguellini, costruita nel 1947, concorre, al massimo, per una posizione d’eccellenza fra le bellezze del reame. Ed è stato proprio questo, l’aspetto che ha colpito maggiormente il gentleman orvietano:”Sembrava di essere dalle nostre parti, ma una trentina di anni addietro. Folla immensa, entusiasmo alle stelle e circa 15000 spettatori assiepati lungo i 5 Km. Del percorso. Non sto a raccontarvi il percorso di ritorno verso la partenza, con la gente che ti fermava, applaudiva, chiedeva selfie. Io, che giro per salite da cinque anni, non avevo mai trovato una simile atmosfera”. Tutto nasce, infatti, dal racconto degli amici che decantavano, quanto accade, non solo in Austria, ma in tutte le nazioni toccate dal CEM. La decisione di partecipare arriva dopo l’incontro con Uberto Bonucci, cronoman plurimedagliato, vincitore del Campionato Italiano Auto Storiche 2016. Bonucci, oltre ad essere un protagonista, gestisce anche un team, molto organizzato, col quale un pilota trova la macchina, pronta alla partenza, nelle città sedi delle cronoscalate.

TONINO CAMILLI Fiat 1100 Ala Oro #228 SC. Team Italia
TONINO CAMILLI Fiat 1100 Ala Oro #228 SC. Team Italia

L’Ala d’Oro di Camilli compie, quest’anno, 70 anni. Portati benissimo ma, come capita anche alle persone che varcano certe soglie, necessitevole di particolari attenzioni. Il cuore, ovvero il motore, è quello della FIAT 1100 B. Se ne trovano ancora sul mercato, in quanto, conferma Camilli: “Oggi non c’è limite alla tecnologia e le moderne macchine utensili permettono di riprodurre ogni particolare, anche il più complesso”. Con l’occasione dell’Europeo, l’Ala d’Oro orvietana ha avuto un motore nuovo. I 70 CV, tanti ne conta, adesso corrono tutti ed è un piacere guidare la macchina che, prossimamente, avrà anche gomme Avon, nella miglior tradizione della vetture che corrono in salita. L’esemplare, portato in gara da Tonino, è unico, nel suo genere, in Italia e in Europa: ”Per il vero – chiarisce Camilli – esiste un altro simile, ma ancora non si è visto nelle competizioni”.  Sono trascorsi quasi venti anni da quando questa vecchia FIAT fece l’ingresso in casa Camilli. C’era tanta polvere, altrettanta  la ruggine. Il lavoro, tanto e sempre meticoloso, è frutto della passione, sia del proprietario, sia degli artigiani che, a vario titolo, concorrono al restauro. Altro che restaurare un appartamento. Qui la cura deve essere molto più profonda e guai sbagliare, pena lo sberleffo di chi se ne intende davvero, al primo raduno cui si prende parte. Camilli afferma che continuerà fin quando sarà divertimento. Siccome, però, è partito dai raduni, ha proseguitonino-camilli-1100-ala-doroto con le gare di regolarità, poi le cronoscalate nostrane e quelle nazionali, oggi l’Europeo, si può supporre, con poco margine d’errore, che qualcos’ altro di grosso bolla in pentola. L’interessato, che prenderà parte anche alle prossime salite dell’Europeo, non conferma, ma neppure smentisce. Chiediamo se, a casa, sono tutti contenti: “Per il momento sì- risponde”. Il semaforo è verde. Si può andare.

 

 

 

 

 

 

 

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