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Marini: “Non avevo mai allenato uno come Cioci”

Dopo la vittoria di Borgo San Lorenzo, il tecnico dell’Orvietana ribadisce: “Punti importanti, ma non abbiamo ancora fatto niente” e ringrazia la società per il premio partita: “Un gesto di sostegno per una squadra che va in campo con 7 orvietani”. Poi gli elogi al bomber: “Ne ho allenati tanti, ma come lui…”

Ecco una breve sintesi dell’intervista a Luciano Marini, allenatore dell’Orvietana Calcio, che troverete in forma completa sulle pagine odierne de “Il Giornale dell’Umbria“.

Innanzi tutto il tecnico torna sull’ultima partita:

“Quelli di domenica sono stati tre punti pesanti, ma purtroppo non abbiamo fatto ancora nulla, veniamo da un buon periodo, ma se ci culliamo sugli allori dimostriamo di non aver capito ancora niente di questo campionato. Da qui alla fine sarà una battaglia domenicale. Già nel prossimo turno ci aspetta una e vera e propria guerra, ci viene a far visita una squadra con l’acqua alla gola. Che rischia tanto, ma anche noi abbiamo molto da perdere. Inutile chiedere il bel gioco in queste circostanze. Conta una sola cosa. Il risultato”.

Quindi sottolinea l’importanza di aver portato in squadra a stagione iniziata un giocatore come Giuliano Cioci:

“Ormai sono 35 anni che alleno. Molti anni li ho dedicati al settore giovanile, ma da quando ho iniziato ad allenare le prime squadre ho sempre sperato un giorno di poter allenare Giuliano Cioci. Di attaccanti di grande livello ne ho avuti diversi. Da Iacona a Cirillo, da Falanga a Noviello e Cavagna. Ma uno come Cioci non lo avevo mai allenato. È stato ed è determinante in campo così come lo è fuori. Ha portato allegria ed esperienza all’interno dello spogliatoio. Si è presentato con una voglia ed una umiltà unica. È un ragazzo eccezionale e sta vincendo tutte le sue sfide. Non nascondo che ha battuto anche qualche diffidenza che girava intorno all’ambiente dell’Orvietana. Chi dubitava sull’integrità fisica, chi pensava che ormai potesse giocare si e no in Promozione. Io ho creduto fortemente in lui e sono contento che mi abbia dato ragione. Spero per lui che non finisca qui, e che almeno un altro anno a grandi livelli se lo possa concedere. So che tra l’altro è anche un suo desiderio”.

Infine la storia del premio partita, al di là del premio economico, è stato soprattutto recepito come un gesto di vicinanza della società:

“Confermo che per la gara contro la Fortis c’era un premio partita. È stato un bel gesto della società, che ultimamente ci sta dimostrando molto sostegno. Del resto questa squadra lavora sodo, è giovane e gioca con sette orvietani in campo. L’Orvietana merita la serie D. Noi vogliamo difenderla fino in fondo”.It sample of good essay writing helps me see if the books they’re reading align with their ability

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