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Medici prescrivono sport al posto dei farmaci

Niente nomi e dosi di farmaci sulla ricetta, ma la prescrizione di una bella camminata all’aria aperta. Perché l’esercizio fisico è un vero e proprio medicinale. Partirà da questo presupposto un progetto ad hoc dell’Azienda sanitaria locale di Ferrara e dell’assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, che coinvolgerà 300 medici di medicina generale e 11 mila pazienti fra diabetici, ipertesi e anziani fragili. A tutti verrà consegnato un opuscolo sul movimento da effettuare, nonché un contapassi per ‘controllare’ che eseguano le indicazioni giuste. I primi risultati verranno presentati a giugno 2009, mentre quelli definitivi a giugno 2010, con le cifre sui benefici e i risparmi ottenuti. “Oltre al guadagno di salute per i cittadini, che è il nostro primo obiettivo – ha spiegato oggi a Roma presentando il progetto Francesco Conconi, direttore del Centro studi biomedici applicati allo sport dell’università di Ferrara – si potranno infatti ottenere risparmi per il Sistema sanitario regionale stimati attorno ai 660 euro a paziente ogni anno, come suggeriscono i risultati di un progetto simile attivato a Perugia, dove i 200 pazienti coinvolti hanno effettuato una camminata di mezz’ora al giorno per il periodo di studio”. Grazie allo sport si prevede dunque una riduzione sia del consumo di farmaci sia di altri trattamenti sanitari: una ricerca statunitense ha evidenziato che, in un gruppo di 179 pazienti diabetici, per quelli che percorrevano cinque chilometri a piedi ogni giorno la spesa pro capite annua per i medicinali diminuiva di 550 dollari (circa 430 euro), mentre quella per altre prestazioni di 700 dollari (circa 545 euro). “Dai numerosi appelli lanciati alle coscienze dei cittadini – ha detto Fosco Foglietta, direttore generale dell’Ausl di Ferrara – siamo passati a strutturare percorsi precisi, come fossero vere e proprie prestazioni sanitarie. E se nel corso di un anno riusciremo a dimostrare che le condizioni dei pazienti migliorano o rimangono buone, e che si producono risparmi, il progetto diventerà facilmente replicabile in altri contesti, con enormi benefici per il Sistema sanitario nazionale. Siamo già partiti con la formazione dei medici di famiglia coinvolti ed entro il 2008 completeremo l’arruolamento dei pazienti da seguire”. Il progetto ‘L’esercizio fisico come farmaco’ è sostenuto dalla Fondazione Carife e dalla Cassa di risparmio di Ferrara, oltre che dall’Associazione delle farmacie comunali (Assofarm) che distribuiranno gratuitamente in tutta Italia lo stesso opuscolo utilizzato per l’iniziativa emiliana in 500 mila copie. “L’Emilia Romagna – ha evidenziato l’assessore regionale alla Politiche per la salute, Giovanni Bissoni – è una sorta di ‘laboratorio’ per lo studio dell’invecchiamento della popolazione italiana: abbiamo infatti una quota di cittadini anziani del 23%, che in Italia verrà raggiunta solo nel 2015. Questo è un tema che, insieme a quello dell’innovazione, alcuni pensano possa portare al dissesto dell’assistenza sanitaria. Ma io sono contrario alla drammatizzazione, perché con un servizio adeguato si possono contenere i costi. Riorganizzare la medicina generale e integrarla col territorio, sottraendo all’assistenza ospedaliera la sua centralità, ci ha aiutato e ci aiuterà”. L’assessore ha infine reso noto che “ci sono altre proposte simili al progetto presentato oggi: in particolare, un’idea dedicata ai cardiopatici dimessi dagli ospedali, con programmi calibrati di attività fisica, e una a favore degli anziani, contro la perdita di tono muscolare tipica dell’età”.

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