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Convegno “Medicina e Sport”, grande partecipazione a Terni

Grande partecipazione da parte degli studenti nell’ambito del convegno organizzato dal Coni provinciale di Terni al Liceo Classico “C. Tacito” su “Medicina e Sport“. Autentiche ovazioni per i due ex giocatori della Ternana Massimo Borgobello e Fabrizio Fabris, che fanno parte della Giunta del Coni provinciale in qualità di esperti e che hanno parlato della loro esperienza da atleti. Molto apprezzato dai ragazzi anche l’intervento del Prof. Lucio Casali, direttore della scuola di specializzazione in medicina dello sport dell’università degli studi di Perugia che ha spiegato l’evoluzione della medicina applicata allo sport.

“Qualche anno fa gli atleti che subivano alcuni tipi di infortuni erano costretti a lunghi stop o addirittura ad interrompere la loro carriera – ha spiegato Casali – oggi invece grazie a tecniche innovative in endoscopia, al laser, le onde d’urto o altre terapie all’avanguardia gli atleti possono rimettersi in attività molto prima”. Della loro esperienza diretta col medico sociale hanno parlato anche Fabris e Borgobello. “Il medico sportivo, specialmente in una squadra di calcio – ha chiarito Fabris – spesso deve essere anche un ottimo psicologo perchè a volte basta poco a sbloccare certe situazioni, anche con un effetto placebo. Personalmente prima di stendermi sul lettino del medico cercavo di interpretare i segnali provenienti dal mio corpo. In caso di necessità tuttavia lo sviluppo delle nuove tecniche mediche sono molto importanti”.

Si è parlato inoltre anche dell’aspetto più deteriore dell’ambito medico applicato alla medicina, il doping. “Avete mai avuto tentazioni?” ha chiesto una studentessa ai due atleti. “Tentazioni di assumere sostanze illecite no – ha risposto Borgobello – ma negli ultimi anni della mia carriera, quando non accettavo di vedermi troppo lento e meno reattivo, cercavo di documentarmi se ci fossero sostanze che potessero ridarmi brillantezza, ma sempre lecite. Un’idea dimenticata in fretta”. Il professor Casali ha parlato inoltre di doping genetico. “Può arrivare a modificare le fibre del tessuto muscolare degli atleti per accrescerne le prestazioni – ha chiarito – ma potrebbe essere dannosissimo visto che va ad influire sul patrimonio genetico dell’individuo e potrebbe causare danno allo stesso o agli eventuali figli che potrebbe avere”.

Il presidente del Coni di Terni Massimo Carignani ha poi ricordato l’importanza dello spirito sportivo, dei controlli rigorosi necessari prima di fare sport a livello agonistico e la necessità di combattere il doping a tutti i livelli.When it comes to staying organized, there is buyessayonline.ninja/ no one-size-fits-all

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