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Al via la 44a Coppa Italia Dilettanti – Fase Nazionale

Dal 10 marzo le 19 squadre campioni regionali si contendono l’edizione 2010: in palio il trofeo più importante dei Dilettanti e la promozione in Serie D.

Roma, 9 marzo 2010 – Come ogni anno, la sfida si rinnova: in palio la Coppa vinta la scorsa stagione dalla Virtus Casarano in finale contro il Castel Rigone. Un trofeo, la Coppa Italia Dilettanti, che vale come uno scudetto, mettendo in competizione le diciannove vincitrici delle fasi regionali disputatesi da inizio stagione in ciascuno dei comitati regionali della LND. Come se non bastasse, ad alimentare l’interesse c’è anche la promozione in Serie D, un motivo che da solo vale lo sforzo di girare l’Italia nel tentativo di tornare a casa da campioni. “Ci apprestiamo a vivere un’altra emozionante avventura – ha dichiarato il presidente LND Carlo Tavecchio – sono convito che questa fase nazionale di Coppa dimostrerà, se ancora ce ne fosse bisogno, le vivacità e e l’ottimo livello tecnico del calcio dilettantistico italiano”.

E’ finalmente giunto il momento di tuffarsi nella competizione. La Coppa Italia Dilettanti, istituita dalla LND nella stagione 1966/67, è l’unica competizione della LND che mette di fronte le migliori squadre di Eccellenza attraverso un percorso che permette di incoronare la prima squadra del calcio dilettantistico italiano, nella sua componente regionale. Ma, oltre alla gloria per un trofeo storico e unico al tempo stesso, la fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti (che fino al 1999/00 prevedeva anche una finale incrociata tra le vincenti della Coppa di Serie D e quelle provenienti appunto dalle regioni) garantisce anche un posto nel massimo campionato dilettantistico, molto ambito soprattutto da quei club che non riusciranno, da qui alla fine della stagione, ad assicurarsi la promozione attraverso il rispettivo campionato.

LE PROTAGONISTE – Il roster dell’edizione 2010 è più ricco che mai di spunti tecnici e che renderanno unica la cavalcata che porterà il prossimo 5 maggio all’assegnazione del titolo italiano. Si parte con una lista nutrita di nobili decadute, piazze abituate a giocarsi la Serie B che per una serie di vicissitudini, quasi sempre economico-finanziarie, si sono trovate a ricostruirsi sotto il profilo societario prima ancora che dal punto di vista agonistico. Stiamo parlando di Sanremese, Fermana, Bolzano, Seregno, Nardò e Rende, le cui storie s’intrecciano con porzioni rilevanti di calcio professionistico del passato e, perchè no, forse anche del prossimo futuro. La formazione ligure, che vanta al suo attivo addirittura due stagioni di militanza nella serie cadetta, è ripartita due anni fa con un progetto serio affidato alla famiglia Del Gratta che, affidando la conduzione tecnica a mister Giancarlo Calabria, ha voluto plasmare il nuovo corso incarnando alla perfezione lo spirito che da sempre contraddistingue i colori biancoazzurri. Trascinata dai gol di Cicotello anche il team canarino, unica realtà calcistica di Fermo, ha intenzione di fare il grande salto il prima possibile. E se non fosse stato per la Sambenedettese, piombata in Eccellenza la scorsa estate a seguito dei noti problemi di iscrizione al campionato di pertinenza, probabilmente avrebbe avuto vita più facile. Ma la vittoria nella Coppa regionale è già indice di un processo virtuoso iniziato nell’agosto 2006 e proiettato nel futuro con tutto il bagaglio storico della vecchia società fondata nel 1920. Spostandoci nel nord Italia, non sfugge la presenza di un’altra blasonata formazione, il Bolzano, che, pur avendo in palmares anche un campionato di Serie B nel secondo dopoguerra, ha vissuto cocenti delusioni, tanto da rendere necessaria la nascita di un nuovo sodalizio nel 1996. Oltre ad aver militato per diverse stagione in Serie B, c’è chi, come la lombarda Seregno, ha addirittura sfiorato nel 47/48 la promozione in Serie A. Era un altro calcio, certo, ma il vivaio calcistico della società brianzola ha un blasone tale da collocarla nell’olimpo del calcio italiano, non fosse altro che con la maglia azzurra hanno giocato campioni del calibro di Stefano Borgonovo, Massimo Crippa e Fabrizio Biava, solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda i pugliesi, grazie alla determinazione del presidente Enzo Russo, si intravede la possibilità di tornare in Serie D dopo anni di anonimato per poi costruire un progetto in grado di completare, con il passaggio tra i professionisti il triangolo d’oro del calcio salentino con Lecce e Gallipoli. Discorso diverso bisogna fare per la formazione calabrese del Rende che, partendo dalla Terza Categoria, ha riportato il calcio che conta nella città cosentina a seguito della scomparsa della storica formazione cittadina, che per diversi anni aveva militato in Serie C, inglobata dal Cosenza quasi quattro anni fa.

Del tutto incredibile, invece, l’esperienza in Coppa Italia del “piccolo” Campobello di Licata che, pur lottando per non retrocedere nel girone orientale dell’Eccellenza siciliana, si trova a difendere i colori della trinacria nella fase nazionale, in vista, chissà, anche dell’appropriazione a fine campionato del titolo di prima squadra cittadina a seguito delle difficoltà avute dalla società Licata. Degna di nota anche la partecipazione della Capriatese Boys che vanta il merito di essere la prima formazione non molisana a vincere la Coppa del CR Molise. C’è da rimarcare però come la società di Capriati sia affiliata al Comitato Regionale Molise fin dalla sua nascita. Altra storia particolare è quella dell’abruzzese Spal Lanciano che, pur essendo la seconda realtà calcistica cittadina, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante in questa stagione dando ragione sul campo all’intuizione di Padre Giacomo che nel 1965 fondò il club, basando la sua iniziativa sul coinvolgimento dei giovani in un progetto sociale prima ancora che sportivo (Spal sta per San Pietro Apostolo). Molto curiosa, compresa la denominazione, l’avventura nata nel dopoguerra con il contributo di alcune aziende conciarie di Ponte a Egola in Toscana (piccola frazione del comune di S. Miniato) che ha dato vita alla società Tuttocuoio. Con la scomparsa della cugina “Cuoiopelli”, la formazione del presidente Francesco Banchelli è l’unica tedofora, in ambito sportivo, a conservare la passione e la professionalità del tessuto imprenditoriale della zona. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere il massimo campionato dilettantistico per tentare la scalata nel giro del prossimo triennio. La rappresentate della Campania, l’Ebolitana, nelle cui fila giocò niente di meno che il brasiliano Josè Dirceu, nella stagione 2003/04 è stata alla ribalta della cronaca nazionale con un significativo esempio di sodalizio gestito dai propri sostenitori: i capi tifosi della curva ebbero in affidamento il titolo sportivo dal comune e, con il supporto di alcuni cittadini, riuscirono ad iscrivere la squadra al Campionato di Eccellenza.

Ma l’edizione che ci apprestiamo a vivere sarà ricordata anche per la partecipazione, in qualità di rappresentante della regione Veneto, della società Miranese, in realtà seconda classificata nella competizione regionale, ma passata comunque alla fase nazionale in virtù dell’appartenenza al campionato di Promozione del Vittorio San Martino. Completano il quadro delle partecipanti la sarda Porto Torres, l’emiliana Il Senio, la laziale Vigor Cisterna, la friulana Monfalcone, la lucana Fortis Murgia, l’umbra Voluntas Spoleto, allenata dall’ex di Lazio, Torino e Avellino Paolo Beruatto, e la piemontese Santhià, club pluricentenario che ha avuto i natali all’inizio del secolo scorso (1903).

LA FORMULA – Nel primo turno, le diciannove squadre vincitrici le fasi regionali della Coppa sono state divise in 3 gironi da 3 squadre e 5 abbinamenti da due. Va specificato che nei triangolari la squadra che riposa è stata decisa tramite sorteggio, mentre riposerà nella seconda giornata la squadra che avrà vinto la prima gara o, in caso di pareggio, quella che avrà disputato Ia prima gara in trasferta. Nelle gare ad abbinamento, invece, risulterà vincente la squadra che nei due incontri avrà ottenuto il maggior numero di reti nel corso delle due gare. Qualora risultasse parità nelle reti segnate, sarà dichiarata vincente la squadra che avrà segnato il maggior numero di reti in trasferta; in caso di persistente parità, saranno battuti direttamente i rigori. Le 8 vincenti si affronteranno poi ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno dai quarti di finale in poi, con la finale prevista invece in gara unica. Qualora la squadra vincente la Coppa Italia avesse già acquisito il diritto alla partecipazione al Campionato di Serie D 2010/2011, tale titolo sarà riservato all’altra squadra finalista di Coppa Italia purchè partecipante al campionato di Eccellenza (e non proveniente quindi dalla Promozione). Nell’ipotesi in cui entrambe le finaliste, per meriti sportivi, avessero già acquisito tale diritto, l’ammissione al Campionato di Serie D 2010/2011 è riservata alla vincente di apposito spareggio fra le società eliminate in semifinale o alla semifinalista soccombente, qualora l’antagonista abbia anch’essa acquisito, per proprio conto, il diritto alla partecipazione alla prossima Serie D. La fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti prenderà il via mercoledì 10 marzo e, da quella data, si giocherà ogni mercoledì (tranne il 31 marzo) fino alla finale, che si disputerà a Roma il 5 maggio.

PARTECIPAZIONE CALCIATORI – Alle gare di Coppa Italia Dilettanti le Società hanno l’obbligo di impiegare sin dall’inizio e per l’intera durata delle stesse e, quindi, anche nel caso di sostituzioni successive di uno o più partecipanti, almeno due calciatori così distinti in relazione alle seguenti fasce d’età: 1 nato dall’1.1.1990 in poi ed 1 nato dall’1.1.1991 in poi (eccettuati i casi di espulsione dal campo e, qualora siano state già effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortunio dei calciatori delle fasce di età interessate). L’inosservanza delle predette disposizioni, sarà punita con la sanzione della perdita della gara. Nel corso delle gare di Coppa Italia Dilettanti è consentita la sostituzione di tre calciatori secondo quanto previsto dall’art. 74, delle Norme Organizzative Interne della F.I.G.C..

SOCIETÀ QUALIFICATE – Queste le società che hanno guadagnato il diritto a partecipare alla fase nazionale:

Abruzzo: SPAL LANCIANO

Basilicata: FORTIS MURGIA

Calabria: RENDE

Campania: EBOLITANA

Emilia R.: IL SENIO

Friuli V.G.: MONFALCONE

Lazio: VIGOR CISTERNA

Liguria: SANREMESE

Lombardia: 1913 SEREGNO

Marche: FERMANA

Molise: CAPRIATESE BOYS

Piemonte V.A: SANTHIA’

Puglia: NARDO’

Sardegna: PORTO TORRES

Sicilia: CAMPOBELLO LICATA

Toscana: TUTTOCUOIO

Trentino A.A.: BOLZANO BOZEN 1996

Umbria: VOLUNTAS SPOLETO

Veneto: MIRANESE

Composizione dei gironi

Le squadre impegnate nella fase nazionale sono suddivise in otto raggruppamenti, tre triangolari (con gare di sola andata) e cinque accoppiamenti (con partite di andata e ritorno) così composti:

Girone A: Sanremese – Santhià – Seregno

Girone B: Bolzano – Monfalcone – Miranese

Girone C: Il Senio Alfonsine – Tuttocuoio

Girone D: Fermana – Voluntas Spoleto

Girone E: Portotorres – Vigor Cisterna

Girone F: Capriatese Boys – Spal Lanciano

Girone G: Ebolitana – Fortis Murgia Irsina – Nardò

Girone H: Campobello di Licata – Rende

I FASE – IL PROGRAMMA

Mercoledì 10 Marzo 2010 Ore 15.00

Girone A: Santhià – Seregno; Campo Comunale “F. Pairotto” di Santhià (Vc) – Arbitro: Nicola Scarpini di Arezzo; riposa Sanremese

Girone B: Bolzano – Miranese Stadio “Druso” di Bolzano (Bz) – Arbitro: Alessandro Frontera di Bologna; riposa Monfalcone

Girone C: Tuttocuoio – Alfonsine; Stadio Comunale “Leporaia” di Ponte a Egola – San Miniato (Pi) – Arbitro: Salvatore Affatato di Domodossola

Girone D: Fermana – V. Spoleto; Stadio Comunale “B. Recchioni” di Fermo (Ap) – Arbitro: Armando Ranaldi di Tivoli

Girone E: V. Cisterna – Portotorres; Campo Comunale di Borgo S. Maria (Lt) da disputarsi a porte chiuse – Arbitro: Marco Castello di Potenza

Girone F: Spal Lanciano – Capriatese; Stadio Comunale “G. Biondi” di Lanciano (Ch) – Arbitro: Domenico Del Rosso di Molfetta

Girone G: Fortis Murgia – Ebolitana; Stadio XXI settembre “Salerno” di Matera; riposa Nardò – Arbitro: Stevie Albert di Roma 1

Girone H: Rende – Campobello; Stadio Comunale “M. Lorenzon” di Rende (Cs) – Arbitro: Ruggiero Doronzo di Barletta

Mercoledì 17 Marzo 2010 Ore 15.00

Girone A: 2a gara triangolare

Girone B: 2a gara triangolare

Girone C: Alfonsine – Tuttocuoio; Campo “Brigata Cremona” di Alfonsine (Ra)

Girone E: Portotorres – V. Cisterna; Campo Comunale n.1 Piazza Cagliari di Portotorres (Ss)

Girone F: Capriatese – Spal Lanciano; Campo “M.Castaldi” di Roccaravindola (Is)

Girone G: 2a gara triangolare

Girone F: Campobello – Rende; Campo Comunale “Tre Torri” di Campobello di Licata (Ag)

Mercoledì 24 marzo 2010 ore 15.00

Girone A: 3a gara triangolare

Girone B: 3a gara triangolare

Girone D: V. Spoleto – Fermana; Campo Comunale di Spoleto (Pg)

Girone G: 3a gara triangolare

Il calendario della manifestazione viene stabilito come segue:

10 marzo: 1ª gara triangolari – ottavi andata

17 marzo: 2ª gara triangolari – ottavi ritorno

24 marzo: 3ª gara triangolari

7 aprile: quarti andata

14 aprile: quarti ritorno

21 aprile: semifinali andata

28 aprile: semifinali ritorno

5 maggio: finale

Albo d’oro della Coppa Italia Dilettanti: Tante le squadre “famose” riuscite ad imporsi anche nella Coppa della LND, come Varese, Treviso, Cittadella e Savona. Va ricordato che fino al 1998/99 la Coppa Italia Dilettanti era assegnata alla vincente la finale tra la fase riservata al Campionato Nazionale Dilettanti e la fase tra le vincenti delle fasi regionali di Eccellenza e Promozione. Dal 1999/00 la competizione si è divisa in due Coppe tra esse separate, quella Dilettanti per le formazioni di Eccellenza e quella di Serie D.

1966-67 Impruneta; 1967-68 Stefer di Roma; 1968-69 Almas di Roma; 1969-70 Ponte San Pietro; 1970-71 Montebelluna; 1971-72 Valdinievole; 1972-73 Iesolo; 1973-74 Miranese; 1974-75 Banco di Roma; 1975-76 Soresinese; 1976-77 Casteggio; 1977-78 Sommacampagna; 1978-79 Ravanusa; 1979-80 Cittadella; 1980-81 Internapoli; 1981-82 Leffe; 1982-83 Lodigiani di Roma; 1983-84 Montevarchi; 1984-85 Rosignano; 1985-86 Policassino; 1986-87 Avezzano; 1987-88 Altamura; 1988-89 Sestese; 1989-90 Breno; 1990-91 Savona; 1991/92 Quinzano; 1992/93 Treviso; 1993/94 Varese; 1994/95 Iperzola; 1995/96 Alcamo; 1996/97 Astrea; 1997/98 Larcianese; 1998/99 Casale; 1999/00 Orlandina; 2000/01 Nola; 2001/02 Boys Caivanese, 2002/03 Ladispoli; 2003/04 Salò; 2004/05: Colognese Bg; 2005/06: Esperia Viareggio; 2006/07: Pontevecchio PG; 2007/08 Hinterreggio Rc; 2008/09 Virtus Casarano.is there an app to spy on text messages topspyingapps.com/

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