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L’Orvietana gioca d’anticipo: “l’obiettivo? Portare più gente allo stadio”

Il nuovo allenatore Marini non nasconde entusiasmi: “Vincerò più di una scommessa, con me vedrete un calcio divertente, malgrado la riduzione del budget abbiamo ingaggiato giovani, giocatori del posto e qualche nome di categoria, dateci fiducia e ci toglieremo soddisfazioni!”. Più cauto il presidente Paci: “basta che non si parli di salvezza!”.

Mai l’Orvietana si era presentata così presto, addirittura prima della partenza del ritiro, addirittura prima che si radunasse la nuova rosa. Abituati a scoprire quasi d’improvviso con le prime amichevoli d’agosto la nuova squadra, questa volta il neo tecnico Luciano Marini ha voluto svelare tutti i segreti, insieme alla società, della nuova rosa 2010/2011. Dopo che il presidente Paci ha snocciolato l’elenco del nuovo organigramma, in cui figurano le new entries giovanissime di Matteo Porcari alla dirigenza sportiva e Lorenzo Cortoni come accompagnatore della prima squadra, oltre alle novità già presentate in precedenza a giugno, ecco l’inedito, per le consuetudini qui ad Orvieto, “one man show” del neo allenatore.

“Abbiamo allestito una squadra con un budget che è circa decurtato del 30% rispetto allo scorso anno, d’altronde la situazione di crisi globale non poteva permetterci di operare differentemente. Ma io sono entusiasta di questo progetto e vedrete che ci divertiremo, abbiamo puntato molto sul settore giovanile, che da oggi deve garantire ai ragazzi che lo praticano e a quelli che si vogliono iscrivere, sicuri sbocchi in prima squadra, altrimenti sarebbe inutile, il vero obiettivo nei prossimi anni dovrà essere quello di formare giocatori in loco e per far questo ci vogliono tecnici preparati ad ogni livello, e qui ci sono, poi ci vuole un allenatore in prima squadra che abbia il coraggio di credere ai prodotti del vivaio e farli giocare, eccomi qua!”

Insomma sopperire alla crisi cercando di valorizzare al massimo ciò di cui si ha a disposizione, discorsi quelli di Luciano Marini che sembrano più da dirigente che da allenatore o comunque discorsi di chi sembra aver abbracciato il progetto Orvietana per più stagioni.

“Non abbiamo – continua Marini- un “grande direttore sportivo” che possa garantirci nomi o proporci contatti più o meno facili, la squadra la abbiamo fatta noi: Matteo Porcari, Paolo Lanzi ed il sottoscritto andando a contattare giocatori importanti senza passare per i procuratori, malgrado la riduzione del budget sono convinto che già ora la squadra sia più forte di quella dello scorso anno, manca al momento un difensore centrale, ma l’ultimo acquisto verrà fatto una decina di giorni dopo che sarà partita la preparazione, dopo le prime amichevoli, quando avremo veramente ben chiaro cosa ci serve”. Insomma l’ultimo acquisto dovrebbe essere previsto per la settimana di Ferragosto, in attesa di sapere che fine faranno le altre squadre, se il calcio professionistico dovrà partire con molte defezioni o meno, quali e quante squadre di D saranno ripescate in Seconda Divisione. Intanto si torna a parlare di Claudio Miale come possibile obiettivo per ricoprire il ruolo mancante, sempre che scendano le pretese economiche dell’ex centrale.

Marini chiarisce come il segreto sia la compattezza e su quello già ha cominciato a lavorare, l’obiettivo non viene individuato in una particolare posizione della classifica, ma nel numero di spettatori allo stadio: “Dobbiamo ricreare l’entusiasmo, è questo che mi è stato chiesto quando mi hanno ingaggiato, la gente deve venire allo stadio perché attaccata a questi colori ma anche perché deve divertirsi e io prometto che vedrete un calcio molto divertente, la squadra è stata costruita per questo, sulla volontà e sulla tecnica dei giocatori acquistati non ci sono dubbi, poi toccherà a me a lavorare sulla tattica, magari subiremo qualche gol in più ma vedrete che ne segneremo tanti, non a caso il reparto offensivo con la conferma di Rovella e le novità Famiano, Maniero e forse anche Olivieri è già completato e migliore di quello dello scorso anno”.

Insomma entusiasmo alle stelle per Marini che viene a volte anche “frenato” dal presidente Paci, siparietto che è tutto un dire quando a una precisa domanda sulla preferenza di un girone di Serie D piuttosto che un altro, Marini si lascia scappare: “ se vogliamo puntare a vincere il campionato, la differenza tra un girone o un altro è abissale…”, con il presidente Alessandro Paci che calma subito le acque: “ho appena detto che abbiamo tagliato di un 30% il budget, a me basta soltanto che non ci si debba guardare alle spalle”. Si viene però a sapere che la società nelle settimane scorse ha sondato il terreno per un possibile ripescaggio tra i professionisti, ripescaggio tutt’altro che impossibile visto le tante defezioni, e a cui si è rinunciato alla fine solo, si fa per dire, per ovvi motivi economici.

Ma intanto Marini ha già fatto tutti i conti: “Abbiamo un’età media di 22,8 anni perché abbiamo tanti classe 92 ma in realtà i ruoli chiave sono ricoperti da giocatori nell’apice della loro carriera atletica, ovvero giocatori dai 25 ai 27 anni, non più tanti ultratrentenni quindi, ma atleti che sotto il piano della forza sono nel momento top della propria vita, forse non siamo altissimi, abbiamo una media di 1,80 m servirebbero almeno altri 3 cm di media, ma ricordatevi che ci manca ancora un centrale difensivo”.

A proposito di tenuta atletica, si presenta anche il nuovo preparatore, Luca Coletti: “Cercheremo di partire subito forte, punteremo sull’intensità, non mi concentrerò molto sulla forza fisica e muscolare ma sulla velocità”.

Ma il futuro della società deve passare dal proprio vivaio ed è l’allenatore dei portieri Marco Loddo, che dopo aver lanciato Mandini tra i pro e aver portato ad un debutto da protagonista Simone Nulli, continua a portare esempi concreti: “Per quanto riguarda la prima squadra accanto a Nulli, che peraltro viene da un infortunio e che deve scontare anche una giornata di squalifica, ci sarà Pasquini: è un ragazzo classe 92 che ha vissuto da vicino l’aria della prima squadra, non aveva senso gettarlo nella mischia nei playout, ma ora è assolutamente pronto, poi sto seguendo tutti i livelli del settore giovanile e, senza fare nomi, posso garantire che ci sono almeno dieci ragazzi che hanno potenziali interessantissimi, lavorandoci bene l’Orvietana potrebbe avere quel ruolo coperto per molti anni a venire”.

Una serata dunque che ha di fatto sancito il via della nuova stagione, ora sotto con le visite mediche e i primi test atletici, poi dal 1 agosto trasferimento a Castel Giorgio dove subito si affronterà in amichevole la Beretti della Ternana, altre amichevoli previste per il 3, il 6, il 10 e il 13 o il 14, poi la settimana dopo Ferragosto con la Coppa Italia inizieranno le gare ufficiali.

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