Svanisce sul filo di lana, con una sconfitta (3-2) contro la formazione del Bastia (complimenti ai vincitori), il sogno della Legnami Paolo Libertas Orvieto Pallavolo Under 13 di vincere il titolo di campioni regionali di categoria. Una partita incredibile, da cardiopalma (come si diceva una volta), persa al termine di 5 tiratissimi set sul parquet del Palazzetto di Todi. Una gara stupenda che ha emozionato per più di 2 ore i tantissimi spettatori presenti sulle tribune (uno spettacolo nello spettacolo con striscioni, cori e trombette assordanti) e che rende onore a tutti i giocatori in campo per l’impegno e la determinazione dimostrati. I giovani orvietani di coach Fabrizio Lisei, sotto gli occhi di gran parte della dirigenza e dello staff tecnico della prima squadra (da mister Maurizio Ercolani al dirigente Vincenzo Spagnoli), meritano un applauso enorme dal primo all’ultimo, includendo anche quelli che non sono entrati o hanno giocato pochi minuti, perché hanno dato davvero fondo ad ogni stilla di sudore, ad ogni residuo di energia per centrare la vittoria.
Partenza lanciata della Libertas che gioca un primo set pressoché perfetto con Biancalana e Volpe sugli scudi e che chiude meritatamente in vantaggio (26-24). Con il cambio campo, però, il Bastia tira fuori gli artigli mentre la Libertas perde improvvisamente lo smalto iniziale subendo la rimonta degli avversari che vincono di prepotenza il secondo parziale (15-25). Nel terzo sembra tornare l’equilibrio, la Libertas prova a tenere botta fino alla fine, lavorando bene sia in ricezione che in attacco, ma è costretta ad arrendersi anche in questa frazione (13-25). Sull’orlo del precipizio è il cuore dei ragazzi orvietani che diventa l’arma in più. Caparbi e grintosi, sorretti dall’incitamento incessante che arriva dagli spalti (citazione particolare per le fans al seguito), gli orvietani risalgono la china con un orgoglio da leoni e vincono d’impeto il quarto set (25-20).
Arriva, dunque, il momento cruciale del match: il fatidico ultimo quinto set a 15. La tensione è palpabile e si taglia a fette, l’emozione sovrasta la fatica e il cuore viaggia a mille battiti al minuto!!! Equilibrio perfetto, si gioca punto a punto, fino al cambio campo (8-6 per il Bastia). Dai, ragazzi, non mollate adesso…….Vorresti scendere in campo, sei sudato come se avessi giocato tu, urli ma non hai più la voce, hai il volto stravolto dalla tensione (con il vicino che ti guarda e pensa: “ma chi sei, io non ti conosco……”), l’adrenalina ha raggiunto picchi incredibili, daresti l’anima per poterli aiutare ma……ma poi il sogno svanisce proprio lì, a un metro dal paradiso…. e arriva impietosa l’amarezza della sconfitta (10-15).
Alle scene di comprensibile giubilo dei ragazzi del Bastia fanno da contraltare le commoventi lacrime dei giovani orvietani arrivati davvero ad un passo dall’impresa. E’ la legge dello sport dura, crudele, ma bisogna imparare ad accettarla stringendo la mano all’avversario e pensando da subito alla prossima gara. Una giornata comunque memorabile, con emozioni pazzesche che solo uno sport incredibilmente avvincente come la pallavolo può regalare, terminata con tanto di “pizzettata” finale con atleti, tecnici e genitori in un tripudio di abbracci e sorrisi.
La chiusura è d’obbligo: GRAZIE RAGAZZI, SIETE STATI GRANDI!!!
Io non c’entro….i protagonisti sono stati i ragazzi e i complimenti vanno solo ed interamente a loro (mi piacerebbe leggere qualche loro commento….).
ps: merito alla Valeria per la perseveranza.
veramente una partita dalle grandi (e vere )emozioni.. grazie a tutti i ragazzi di cuore x la splendida giornata vissuta insieme..
“un posto da giornalista sportivo, non te lo toglie nessuno!!!! “, approvo 🙂
Desidero rappresentare, tramite questo mezzo, la mia gioia per le emozioni che ho provato domenica pomeriggio, era tempo che non provavo sensazioni così forti, forse i mondiali dell’82, forse gli scudetti del Napoli, non sò, di sicuro non ho chiuso occhio per tutta la notte (e questa volta credetemi non c’entra Ciro Cristiano). Averli visti combattere, sognare, ed infine piangere, è stato per me motivo di orgoglio. Otto mesi or sono, in pochi avrebbero scommesso su questi ragazzi. Domenica scorsa hanno disputato la finale regionale di categoria, scontrandosi con i pari età Brasiliani (consentitemi il paragone). Avete onorato sino alla fine la casacca che indossavate. Mi auguro che questo sogno continui anche negli anni che seguiranno. Sono orgoglioso di voi!!!
P.S.: Per Mimmo: in caso di licenziamento, un posto da giornalista sportivo, non te lo toglie nessuno!!!!