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Castellana, 158 iscritti. Tanti orvietani al via

158 iscritti, con buona pace della crisi e dei timori espressi, a piu’ riprese, dagli addetti ai lavori. Se l’intenzione era quella di stupire, l’obiettivo e` stato centrato. Scherzi a parte, i timori degli organizzatori non erano del tutto infondati, considerata la penuria d’iscrizioni alle prime cronoscalate della stagione.

Qui ha prevalso la voglia di Castellana, specie da parte dei piloti delle moderne, impazienti di mordere nuovamente l’asfalto dopo quattro anni di stop forzato. Gli altri ingredienti classici, quali l’organizzazione e fascino della città, sommabile al fresco e allettante abbinamento con la società petrolifera Q8, hanno dato una spinta ulteriore per dare corso al miracolo.

Trentasei partenti fra le numerose tipologie di vetture sport e formula non si vedevano da qualche tempo. E tutto il resto sono prodotti che garantiscono spettacolo e qualità, con, in prima linea, le Ferrari 430 o le Porsche Cayman CUP, vettura protagonista dell’ultimo Giro d’Italia.

Senza trascurare la presenza di un numeroso gruppo di piloti locali, pronti a rifiutare il ruolo di semplice comparsa.  Come il comandante la sez. Polstrada Stefano Spagnoli,  alla prima esperienza agonistica dopo una vita passata a girare, per  hobby, su vari autodromi.  Sarà alla guida di una 128 Rally storica che definisce “adatta a un debuttante”.  La lista prosegue con Massimo Vezzosi.  Il farmacista volante abbandona la Lotus Cortina per la particolarissima Jaguar E, con la quale ha avuto qualche problema nella Lago/Montefiascone. Dietro di lui partirà Tonino Camilli, sempre piu’ a suo agio sulla bellissima Fiat 1100 Ala d’oro.

Luciano Posti, stavolta senza sovraccarico, proverà a mettere in fila un gruppo ben articolato di Fiat 500.

Fra le vetture scadute di omologazione, classe 1400, saranno tre gli orvietani a lottare per un posto sul podio. Nell’ordine, Michele Mocetti e Luca Chioccia  su Peugeot 106 e Christian Frustagatti sulla fedele 205.

Nello stesso raggruppamento ma classe 2000, la freccia di Torre San Severo, Gabriele Bissichini, proverà a far meglio, su Renault CLIO, di un qualificato numero di pretendenti. Leggermente piu’ “tranquillo” Andrea Tei: la classe è poco numerosa, basterà evitare errori. Che non possono permettersi Riccardo Trippini (Honda civic), Marco Pallottino (Citroen Saxo), Leonardo Spaccino (Opel Corsa): tre marchi diversi con il primo posto quale unico obiettivo.

Molto meno semplice il compito per Daniele Pelorosso e la sua CLIO 2000, impegnato a tenere alto il nome della famiglia, complice l’assenza dello zio Fabio. Ha i numeri e conosce il percorso, ma gli altri non saranno qui per guardare.

Macchine molto impegnative, le Alfa 155 e 156, per Francesco Laschino e Massimiliano Batella. Francesco, con un impegno piu’ costante è accreditato di grossi margini di miglioramento. Massimiliano proverà ad affidarsi all’esperienza per domare la focosa vettura del biscione. In mezzo ai due spunta  Luca Giovannoni,con una Renault 5 Turbo, il cui nonno, Vittorio, prese parte ad una delle primissime edizioni. Come a dire “buon sangue non mente”.

Ultimo, ma solo nell’elenco, Fattorini  junior, alias Michele, primogenito di Fabrizio. La Radical SR 8, di britannica matrice, ha clienti in tutto il mondo. Si dice sia particolarmente versatile agli adattamenti richiesti da chi la guida. Il settimo posto assoluto in una gara di CIVM, conquistato da Michele a Erice, conferma che, il ragazzo di Porano è davvero sulla buona strada.

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