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Orvieto Basket U15. La trasformazione del brutto anatroccolo. Storia della due giorni nel regno di Narnia

Racconto della due giorni di finali Under 15 regionali vissuta dal capitano della squadra, Lorenzo Petrangeli.

 

Giorno 1.

Debutto agrodolce nelle Final Four di Narni per l’under 15 dell’Orvieto Basket: i biancorossi hanno infatti giocato la seconda semifinale della prima giornata delle finali del Regno di Narnia martedì 20 maggio contro la forte compagine di Ellera, classificatasi seconda in campionato, con il punteggio di 62-68.

La partita è stata molto bella, combattuta dal primo al quarantesimo, che ha visto le due squadre scontrarsi agonisticamente, ma sempre nei limiti della sportività.

La quiete ha rischiato di essere rotta da un arbitraggio un po’ troppo severo, che ha caricato di falli entrambe le squadre; tuttavia la Triade degli allenatori Paloni-Olivieri-Tomai Pitinca, pur arrabbiandosi con i direttori di gara, non si è lamentata eccessivamente.

In compenso, la gara, nonostante i numerosi falli fischiati, è stata molto corretta.

Coach Paloni, al debutto come i suoi ragazzi nel campo di battaglia più importante, è stato aiutato in panchina dal Corsaro delle Finali Giovanili Umbre Leonardo Olivieri, che ha veleggiato con le sue ali da pterodattilo per quasi tutti i palazzetti durante le fasi finali giovanili.

Per lo starting five la coppia più bella del mondo, e ci dispiace per gli altri, ha scelto i seguenti giocatori: Riccardo Caiello Palleggio Dirompente a ubriacare gli avversari, Pasquale Cosimo Calasso Pallottino a fare loro l’alcool test con l’etilometro che ha tolto dalla sua borsa da Mary Poppins, Ludovico Radicchi Foxy a sgomitare sotto i tabelloni, Ludovico Ermini Thunder Bolt a frastornare i corcianesi con la sua corsa e Tommaso La Piovra Bambini ad allungare i suoi lunghi tentacoli su tutti i palloni che gli cadevano come bombe sul ponte di Allerona Scalo, residenza estiva del buon Tommaso.

Arbitri: un inviato thailandese delle Iene e un giovane attore.

Tanto per cambiare, Tommasino si è reso protagonista di un buffo episodio prima della gara.

Non si sa come, Tommaso aveva perso la propria maglietta numero 22 e perciò rischiava di non giocare.

All’ultimo momento ha rubato una tovaglia rossa al Food Village e l’ha modellata a mo’ di canottiera, ma Paloni non ci è cascato.

Per sua fortuna è intervenuto un giocatore che, avendo due divise, gli ha prestato la sua numero 21 e l’alleronese ha così potuto giocare.

Ellera è partita subito in vantaggio, concludendo sul 12-2 prima del time-out orvietano.

I rupestri hanno poi giocato con grinta, difendendo e pressando con determinazione pragmatica e spartana, per poi ripartire con velocità in contropiede.

A causa di alcune disattenzioni, però, Ellera ha terminato il primo tempo in vantaggio sul 29-26, grazie a due palombelle arancioni da tre del numero 22 avversario.

Nello spogliatoio, i due generali hanno motivato le truppe per cercare l’impresa che solo un anno fa appariva impossibile.

Ecco però che nel secondo tempo è salito in cattedra l’uomo che meno ti aspetti, il giocatore più sottovalutato del Centro Italia: Tommasino Bambini!

Sì, proprio lui, il vincitore perpetuo dell’ambitissimo premio “Miglior Frase della Partita”, l’uomo che non sta mai zitto, l’imperatore di Allerona Scalo e Paese.

Tommaso ha giocato una partita impeccabile, soprattutto nella propria metà campo, dove ha contribuito con una grande quantità di rimbalzi con i suoi lunghi tentacoli e anche con qualche toppa volante.

È stato poi utile anche in attacco, dove ha recuperato ancora altri rimbalzi e messo alcuni canestri importanti, anche dalla media distanza.

Nel terzo quarto Tommaso ha compiuto il suo capolavoro: un giocatore di Ellera stava penetrando verso il ferro e aveva campo libero. Stava per alzare il lay up quando è intervenuto il Bambins che, con una stoppata alla Jarvis Varnado, la paletta per le mosche, ha letteralmente cancellato l’avversario, permettendo alla squadra di ripartire in contropiede.

Per festeggiare quest’impresa, l’alleronese ha esultato come il suo idolo, insieme a David Moscardelli, l’attaccante dell’Empoli Francesco Ciccio Tavano, che lui definisce, per motivi ignoti, il più grande ladro di motorini della Storia.

Olivieri, intanto, rideva a mezza bocca in panchina.

Probabilmente è stata la miglior partita della sua vita.

Tutti hanno giocato bene: Riccardo Caiello ha messo ordine nel campo e ha messo qualche canestro importante, idem Giacomo Big Mec Mecarelli.

I tre ’99 Lipparoni, Dubini e Radicchi hanno fatto valere la loro tecnica e il loro fisico per la causa della squadra.

Pasquale Pallottino e Ludovico Ermini hanno fatto legna in mezzo al campo come due diligenti tagliaboschi, senza però averne la barba: per questa caratteristica ci pensa Paloni.

Gianpaolo Fazzino ha svolto bene il suo ruolo e ha giocato con grinta, sebbene abbia giocato poco meno di cinque minuti.

Tutta la squadra è andata a segno.

Nonostante l’ottima prestazione dei rupestri, Ellera alla fine ha prevalso per aver curato meglio alcuni particolari che, al termine di una gara combattuta, si sono rivelati fondamentali.

Fino a dieci secondi dalla fine Orvieto era sotto di due, ma poi i liberi derivati dai falli sistematici hanno portato il punteggio al definitivo 62-68.

Da segnalare un antisportivo fischiato a Ellera e un tecnico alla panchina per Orvieto.

Malgrado il risultato, è stata una partita molto positiva per Orvieto, che si è resa protagonista di una prestazione di notevole intensità contro dei forti avversari, merito anche della mentalità instillata nel corso dell’anno dal Trio Lescano Olivieri-Paloni-Palmerini, ma anche soprattutto la stagione passata dal mai dimenticato Davide Brighina, il Precursore.

 

SEMIFINALE

Polis. Ellera – Orvieto Basket 68 – 62

Parziali: 17-14; 17-18; 16-15; 18-15

ELLERA: Berligi 7, Bottini 1, Marcucci, Della Bina 21, Viti 1, Brunelli 6, Girolmoni 13, Salvatori, Oubda, Bonomi 7, D’Andrea, Conti 12. All.: Bencivenga

ORVIETO: Dubini 3, Caiello 12, Calasso 4, Mecarelli 8, Ermini 6, Fazzino 2, Radicchi 8, Petrangeli 2, Bambini 7, Lipparoni 10, Esposito, Antonini. All.: Paloni

 

 

IL TERZO POSTO SUI LACUSTRI

Giorno 2.

Terzo posto! L’under 15 dell’Orvieto Basket ha conquistato la terza piazza nelle Final Four di Narni, vincendo la partita giocata mercoledì 22 maggio contro Passignano per 51-55.

Non è stata una gara facile per i rupestri, affaticati per il grande sforzo del giorno prima contro la forte Ellera, che però sono riusciti lo stesso a raggiungere la vittoria, terminando al terzo posto il buon campionato disputato.

Considerando i risultati degli ultimi anni, quando gli orvietani assomigliavano più a un carrozzone hollywoodiano simile agli attuali Pink Floyd, girovagando (perdendo) per l’Umbria, questo può essere ritenuto un grande successo sia per gli pseudo-giocatori che per l’allenatore, il “nei secoli fedele” Damiano Paloni.

Passignano ha giocato una partita ordinata, ripartendo veloce in attacco sfruttando anche qualche disattenzione della stremata difesa biancorossa, ma alla fine Orvieto, grazie ad alcuni canestri importanti di Big Mec Mecarelli e Gabriele Lippa Lipparoni.

Il canarino vichingo stavolta non è stato aiutato da nessuno in panchina: Leonardo Olivieri e Mattia Palmerini, Bugs Bunny e Duffy Duck, erano impegnati nella seconda gara dei playoff della prima squadra.

Per il quintetto iniziale D’ArDamian ha scelto i seguenti cinque apprendista vichingo: Riccardo Caiello Palleggio Dirompente con la bacchetta a dirigere l’orchestra stonata rupestre, Pasquale Cosimo Calasso Pallottino a fare la spalla, Ludovico Radicchi Foxy primo violino, Ludovico Ermini Thunder Bolt a battere tempi indiavolati con i timpani e Tommaso Tommasino Bambini a mandare tutti fuori tempo con il suo contrabbasso, la batteria o eccetera.

Arbitri: il giovane Robert De Niro della Conca del giorno prima e un robot, rubato da uno stanzino segreto della cantina di Elio delle Storie Tese, che raffigurava un mito del rock’n’roll.

Prima della partita c’è stata una presentazione all’americana delle due squadre, con tanto di speaker e amplificatore due metri per due.

Orvieto è stata la prima ad essere presentata: quando è arrivato il turno di Tommaso Bambini, tutti si sono inginocchiati in segno di grande rispetto per questo alleronese di prestigio, il più importante mai vissuto sotto il Ponte.

Era un gesto dovuto, che non poteva non essere fatto.

Orvieto è subita partita in svantaggio, ma in poco tempo è riuscita a rimontare e a sorpassare.

È stata una gara altalenante, con sorpassi e controsorpassi, manco fossimo a Monza, a causa della stanchezza delle due squadre per le

semifinali del martedì prima, e indecisa dal primo al quarantesimo minuto.

Orvieto non ha messo la stessa intensità difensiva che aveva tenuto contro Ellera, permettendo a Passignano, sconfitta con ampio scarto nelle due gare della stagione regolare, di mantenere disperatamente in vita la partita fino alla fine.

Nell’ultimo minuto, però, due entrate vincenti dell’uomo che non ti aspetti hanno chiuso la questione: Big Mec Mecarelli, l’alleronese dormiglione, ha messo due navarrate importanti ai fini del risultato, ricacciando indietro i lacustri.

La pratica è stata conclusa da due liberi di Lippa Lipparoni a pochi secondi dalla fine.

La sirena ha poi suonato con forza, sancendo la vittoria dei rupestri.

Urli di gioia sono partiti dalla panca: i nostri, quasi commossi, si sono abbracciati manco avessero vinto la coppa del mondo, per un risultato insperato a inizio stagione.

Si è passati poi alla premiazione: i biancorossi sono stati premiati con una medaglia e una coppa comprata alla Coop dal presidente della squadra ospitante, Narni, chiamato Carlo, e dall’indimenticabile presidente della Fip Umbria Capociuchi.

Si è ripetuta la scena dell’inchino a Tommasino Bambini, proprio davanti agli occhi del capo dei capi, che probabilmente desiderava anche lui un trattamento simile.

Per ultimo è stato premiato il condottiero Damiano Paloni, alla prima gioia in carriera.

Dopo giro di campo con la coppa e foto di rito.

Da ricordare lo scatto con i leali avversari di Ellera, che stavano per giocare la finale regionale.

Si chiudono le quinte per questa stagione per l’under 15 dell’Orvieto Basket, che termina anche una buona annata con un premio, come ha detto Paloni, per tutti i sacrifici fatti quest’anno.

Bisognerà ora fissare queste finali come punto di esperienza per il prossimo anno, per cercare di migliorare e fare sempre meglio.

 

FINALE 3°/4° POSTO

Basket Passignano – Orvieto Basket 51 – 55

Parziali: 13-17; 16-9; 7-16; 15-13

PASSIGNANO: Locatelli 7, Fogliato2, Bianchi 2, Bartemucci 5, Saletti 4, Negroni 11, Rossi 4, Yancov, Belzuino 16. All.: Scotto di Carlo

ORVIETO: Caiello 10, Calasso 6, Mecarelli 8, Ermini 4, Fazzino, Radicchi 7, Petrangeli, Bambini 8, Lipparoni 7, Esposito, Dubini 5, Antonini. All.: Paloni

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