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Lo Sporting Terni non si iscrive alla serie D

da Corriere dell’Umbria – Claudio Contessa

Si sente dal tono della voce. Da come scandisce la frase: “Non iscrivo lo Sporting Terni in serie D”. Si intuisce la sua amarezza, la sua delusione. Ma non c’è traccia di rabbia o rancore. Maurizio Gambino, da sei anni presidente della realtà biancoverdeamaranto, non cerca alibi, non punta il dito contro nessuno anche se, forse, con qualcuno, lascia intuire, ci sarebbe da prendersela. Ma le motivazioni sono altre. Parla di lui. Parla della sua delusione, della sua passione che è svanita, delle motivazioni che sono venute meno. E alla fine non resta che l’amara verità. Lo Sporting Terni non si iscriverà alla serie D. La Federazione ha già ricevuto la comunicazione, la decisione è presa. Maurizio Gambino manterrà però la società e il settore giovanile, tutte le categorie acquisite nel vivaio (eccetto la Juniores che passerà da nazionale a provinciale) e fonderà una squadra in Terza categoria, ovviamente con lo stesso nome.

 

“DA SOLO E SENZA STIMOLI”
“Non si tratta di un problema economico – spiega Gambino – Le possibilità di fare la serie D ci sono. Potrei anche iscrivermi e far giocare tutti giovani ma che senso avrebbe. Quello che manca davvero sono le motivazioni”. E ne elenca alcune. La prima, quella più importante è il venir meno di uno stimolo personale: “Ho perso l’entusiasmo per questo modo di fare calcio – dice – giocare per la salvezza non mi stimola più. E non c’è neanche la possibilità di entrare nei professionisti perché la città non potrebbe “sopportare” un’altra squadra a quei livelli oltre la Ternana. A tutto questo va sommato il fatto che sono rimasto solo. Siamo partiti in tanti 6 anni fa, adesso ci sono solo io a portare avanti lo Sporting Terni”. Gambino parla di come abbia già da tempo lanciato grida di aiuto ad imprenditori locali e all’Amministrazione comunale “ma in tempi di crisi economica – dice quasi giustificando una mancata risposta – le cose importanti sono altre e posso comprendere questo atteggiamento quando le aziende chiudono e le scuole non hanno la carta igienica nei bagni”.

LA FAMIGLIA
Ultimo fattore, ma non di importanza, è il rapporto tra il tempo dedicato al calcio e quello alla famiglia. E per uno come lui, siciliano di origine, attaccato alla propria terra e al proprio sangue, la famiglia conta davvero: “Sono debitore verso di loro di molto tempo ed energie”.

IL SETTORE GIOVANILE RIMANE
Lo Sporting Terni, insomma, non farà la serie D, ma il patron ha tutta l’intenzione di proseguire l’avventura nel settore giovanile: “I nostri ragazzi riescono ancora ad esaltarmi – ammette Gambino – quest’anno abbiamo vissuto vittorie emozionanti, partite che mi hanno fatto riscoprire il desiderio di investire sul nostro vivaio ancora di più degli anni passati”. Lo Sporting manterrà infatti la convenzione per quanto riguarda l’impianto del “Mirko Fabrizi” di Gabelletta, mentre è ancora da capire la questione legata al campo in sintetico ex Virtus. “Abbiamo fatto un accordo con la Ternana – spiega – a livello di settore giovanile. Con via Aleardi abbiamo stretto un rapporto di collaborazione importante in modo che i nostri migliori atleti vengano valorizzati a dovere. Affidare il ruolo di responsabile a Luciano Nonni è stato solo il primo passo”.

I RICORDI CHE RESTANO
E quello che resta alla fine di questi sei anni di serie D è dunque un pacchetto giovani tutto da scoprire, una Terza categoria, pochi rimpianti e tanti ricordi belli: “Sicuramente si poteva fare meglio – prosegue il presidente – tanti errori sono stati fatti, ma solo chi fa, sbaglia, quindi va bene così. Avrei scommesso meno su alcuni giocatori e allenatori che pensavano di vivere con il calcio e invece avrei dato più spazio e fiducia a chi ha dimostrato poi di essere un vero uomo. I ricordi belli sono tanti. Per quanto riguarda la prima squadra non dimenticherò mai la vittoria contro il Perugia allo stadio Liberati e la gara play off contro l’Arezzo. Poi veder vincere i Giovanissimi regionali, vedere gli Allievi alle fasi nazionali è stato qualcosa di incredibile”. E alla fine ci sono i ringraziamenti: “Grazie a chi ha collaborato con me in questi anni, a chi si è impegnato per lo Sporting Terni e non solo per lo stipendio. Dopo tanti sacrifici abbandonare tutto mi dispiace davvero. Ma era l’unica soluzione possibile”.Even the most essay buy online well-planned lesson rarely goes exactly as planned

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