Con la vittoria conquistata dai ragazzi di coach Zannini sul parquet della Stelle Marine Ostia con il risultato di 59-56, l’Aprilia Fiorenzi Orvieto aggancia la tanto inseguita salvezza e resta in C1 Dilettanti. Un traguardo che premia la tenacia di tutto il team e chiude al meglio una stagione iniziata zoppicando.
Giornata amara per le Stelle marine che retrocedono in C2 cedendo al PalaAssobalneari al Basket Orvieto, abile a raggiungere la salvezza senza bisogno della bella dopo la vittoria casalinga in gara 1. Un verdetto che non è certamente il frutto di queste due partite, giocate comunque con il coltello tra i denti dalla truppa di Martinoia, giunta alla tredicesima sconfitta consecutiva, al termine di un girone di ritorno travaglitato per via di troppe vicissitudini. Restano invece meritatamente in C dilettanti gli umbri, autori sì di una stagione con qualche alto e basso, ma bravi e sfortunati nella prima serie play-out contro Todi.
Inizia la gara con un Palaassobalneari completo in ogni ordine merito anche del numeroso pubblico orvietano accorso in pullman al seguito della propria squadra.
Una partita ancora più degna da ultimo turno salvezza rispetto a quella di una settimana fa disputata a Porano, nella quale i padroni di casa mettono l’anima dopo un primo tempo equilibrato, ma un terzo quarto che aveva fatto temere una resa anticipata. Primi 20′ più prolifici rispetto alle previsioni, tra gli ostiensi emerge l’esperienza di Cerasaro mentre tra gli ospiti si distinguono i soliti Varriale e Guazzeroni mentre Patrignani è costretto ad uscire causa le sue precarie condizioni fisiche (problema influenzale) . Nella ripresa però comincia ad affiorare la tensione per la posta in palio, nella terza frazione Zanchelli e compagni realizzano solamente 4 punti e Orvieto ne approfitta per portare il suo vantaggio in doppia cifra, fino ad un massimo di 13 lunghezze all’ultimo intervallo. Nell’ultima frazione però le Stelle Marine tirano fuori l’orgoglio, Martinoia azzecca la carta D’Avenia che risulta decisivo in fase difensiva, mentre in attacco vengono fuori i giovani. I biancorossi si bloccano e dopo una tripla di Negrotti dall’angolo realizzeranno solo altri sei punti in tutto il quarto e solo dalla lunetta. Complice della rimonta anche un metro arbitrale che permette il gioco duro in campo del quale ne approfittano i locali. A farne le spese sono Olivieri (girato il braccio da un avversario) e De Meo che colpito in testa involontariamente da un gomito in area. Risultato usciti per cinque falli Salucci, Guazzeroni e Preda da parte orvietana e Zanchelli e Policari da parte ostiense. Ostia arriva al -1 (56-57) a 2′ 30″ dal termine, poi però non segnerà più sprecando tre volte la possibilità del sorpasso, causa uno 0 su 2 a testa di Mulè e Cerasaro e una tripla forzata di un Rhodes a corto di fiato. Anche gli ospiti sbagliano parecchio dalla lunetta (12 su 28 appena il 43% ), ma nel finale convulso riescono a mettere i due liberi che fissano il risultato finale. Commenterà il coach a fine gara che la partita non è certamente stata delle migliori dato la posta in palio comunque è stato sicuramente meglio giocare male e vincere piuttosto che , come con le tre gare con ilTodi, giocare bene ma poi perdere.
Sicuramente meritata la vittoria orvietana costretta a soffrire fino all’ultimo causa una coppia arbitrale non all’altezza della situazione. Infatti, malgrado la presenza in campo di due commissari, gli arbitri, inadeguati per questo tipo di incontri, non sono riusciti a contenere nei limiti dal puro agonismo una gara dominata da provocazioni e sviste clamorose (non unica una rimessa in attacco senza azzeramento dei 24 secondi perché gli arbitri non hanno visto la palla toccare il ferro e chiedendo successivamente al tavolo veniva “ovviamente” risposto con “ovvia certezza” che la palla non lo aveva toccato, venendo, “ovviamente” smentiti durante l’intervallo dalla prova televisiva che (pur non contando niente) avvalorava ancor più le proteste ragionevoli della panchina biancorossa. Comunque grande soddisfazione per aver tenuto i nervi saldi in una partita in premessa difficile e che come tale si è dimostrata sia in campo che fuori.
” Infatti oramai con Ostia (tuona il presidente) ci siamo abituati ad essere insultati, minacciati e fatto oggetti di lancio di accendini e cose varie,dai giocatori fuori dei palazzetti sia a Porano che in casa loro. Fatti che da noi non sono mai esistiti e mai esisteranno come lo dimostra la gara persa in casa con Todi di due punti nel primo spareggio e terminata fra i complimenti reciproci e le strette di mano. Da noi se un giocatore solo prova a dire qualcosa agli arbitri viene messo in panchina e non entra più anche se fosse la finale di play-off. A riprova di questa coerenza sono i soli due tecnici presi da tutta la squadra in questo anno sportivo. Un ringraziamento a tutto il pubblico che ci ha seguito non solo in questa gara ma anche durante tutte le gare di questo campionato risultando il nostro palazzetto quello più gremito di spettatori di tutto il campionato. Questo è il segno positivo di quanto tutti abbiano capito che malgrado le difficoltà di una città piccola Orvieto, dove le risorse sia fisiche che economiche sono sempre più esigue, si riesca a partorire una società come la nostra che produce negli anni atleti capaci di partecipare a campionati difficili come questo nazionale di C Eccellenza, atleti addirittura in eccesso data la grande richiesta che abbiamo da altre società di giovani che magari non riescono (per abbondanza) a giocare nel massimo campionato cittadino. Ricordo ancora che la nostra quarta permanenza in C Eccellenza, campionato (soprattutto questo del girone F) dove dominano i giocatori senior e nessuno del posto, non è un caso ma è tutto frutto di anni di lavoro e progetti sui giovani. progetti sviluppati ed attuati grazie alla professionale ed esperta conoscenza del settore dei nostri invidiati tecnici “orvietani ” che conoscono come le proprie tasche i propri atleti visto che li hanno cresciuti proprio loro. E non è un caso, ma una costante, che anche quest’anno abbiamo partecipato a tutti i campionati giovanili ottenendo l’ingresso sempre alle final four con grande soddisfazione di questa “piccola società” che si ritiene seconda solo a Perugia.”
Stelle Marine – Orvieto 56 – 59
STELLE MARINE: Mulè 7, Rhodes 7, Musso 8, Zanchelli 6, De Meo 9, Policari 3, Cerasaro 14, D’Avenia 2, Barucca, Menichelli ne. All. Martinoia
ORVIETO: Berrocal 3, Salucci 5, Picciaia 9, De Lutiis 5, Preda 4, Negrotti 9, Olivieri, Guazzeroni 12, Varriale 12, Patrignani. All. Zannini
PARZIALI: 20-18, 33-38, 37-50
ARBITRI: Russo di Felino (PR) e Placanica di Bologna
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