Un palo e una super parata del portiere avversario in avvio di gara sembravano far presagire una domenica super per i biancorossi che invece alla fine si ritrovano a far i conti con uno 0-3 imbarazzante.
Era stata annunciata come la domenica del riscatto, dopo 4 gare con un solo gol all’attivo, gli attaccanti biancorossi erano chiamati a cancellare questa brutta statistica. Ecco che Fratini manda in campo allora una formazione sbilanciata in avanti come mai visto prima: Rispoli, Cardarelli, Niscemi e Gamma in campo contemporaneamente!
Ma l’esito è da brividi: il Monteriggioni passa per 3-0 al Muzi, dopo che nei primi minuti un palo e una super parata del portiere toscano avevano fatto pensare a un pomeriggio di tutt’altro umore per i biancorossi. Fratini alla fine si prende tutte le colpe per aver schierato una formazione inedita, ma anche dopo la correzione e il ritorno al solito modulo, sul risultato di 0-1, la musica non cambia. Gli attaccanti non segnano, neanche se si mandano in campo in quattro contemporaneamente, ormai la psicosi del gol che non arriva coinvolge tutta la squadra, non solo il reparto avanzato e con la paura e la tensione non si va da nessuna parte.
Orvietana prima bella e sfortunata, poi vittima delle sue paure. Malgrado la formazione super offensiva i gol non arrivano, aumentano tensione e nervosismo e gli avversari col minimo sforzo passeggiano al Muzi.
Se qualcuno dopo i primi dieci minuti fosse stato costretto ad abbandonare le tribune del Muzi e avesse poi chiesto il risultato finale, probabilmente non avrebbe potuto credere che a vincere largamente nel punteggio sarebbero stati gli ospiti. Ma le partite non si vincono in dieci minuti, mentre è facile perderle nei rimanenti ottanta. Dieci minuti di fuoco per l’Orvietana che coglie un palo, trova un portiere avversario prontissimo due minuti dopo e gioca un calcio tutto d’attacco che sembra mandare in tilt il Monteriggioni. Gli ospiti si vedono assalire da maglie biancorosse che arrivano da tutte le parti. E invece alla fine il tabellino riporterà uno 0-3 senza scampo.
Il ritornello sugli attaccanti che non sanno trovare la rete andava avanti ormai dall’inizio stagione: due gare di coppa in cui a segnare sono stati i centrocampisti (Gentili e Cersosimo) e ora cinque di campionato in cui l’unico gol lo ha messo a segno Rispoli, forse in fuorigioco contro il Sansepolcro. Una situazione che sta diventando imbarazzante non solo per i terminali offensivi biancorossi, ma per tutti. Ogni reparto della squadra sembra soffrire di questa che è diventata ormai una psicosi, le due grandi azioni dei primi minuti se stavano portando euforia sugli spalti, andavano ad aumentare il nervosismo tra i giocatori che già dopo cinque minuti, quando il colpo di testa di Rispoli si era stampato sul palo, avevano paura che tutto andasse storto.
Anche Fratini forse si era fatto coinvolgere da questa smania di interrompere il digiuno da gol, tanto che aveva osato mettere in campo quattro attaccanti. Mai in oltre tre anni di panchina ad Orvieto avevamo visto il tecnico schierare una formazione così sbilanciata, quasi a volersi togliere prima possibile dalle orecchie, e magari proprio davanti al proprio pubblico, questo refrain degli attaccanti che non segnano. Con tutte le occasioni dei primi minuti se l’Orvietana avesse sbloccato il risultato staremmo a parlare di un’altra storia.
Niscemi, che ha girato tutte le posizioni là davanti, operando nelle gare precedenti prima come punta centrale, poi come suggeritore, domenica scorsa quasi come centrocampista, si è ritrovato sulla fascia sinistra. Da lui sono partite le due palle delle occasionissime dei primi minuti. Ma questo cambiare di continuo la posizione in campo ai giocatori continuando a fare esperimenti alla ricerca della soluzione giusta, che ancora non si trova, sta mandando in confusione più gli stessi uomini di Fratini che gli avversari. Lo stesso Gamma, poco lucido in effetti, ha di nuovo giocato in ruolo che non sembra proprio il suo e quando Fratini dopo 35 minuti di gioco è tornato sui suoi passi riproponendo il vecchio 4-3-3, togliendo dal campo proprio Gamma, il giocatore non ha gradito la sostituzione palesando quel nervosismo e quelle tensioni ormai fin troppo elevati.
Il Monteriggioni venuto forse ad Orvieto soprattutto per difendersi, capisce che non è proprio il caso di stare ad attendere l’Orvietana, visto soprattutto che l’atteggiamento super offensivo dei biancorossi creava un enorme distacco tra i reparti. Squadra spesso spezzata in due e gli ospiti alla prima sortita offensiva vanno subito in gol. L’Orvietana è in dieci da qualche istante perché Rispoli è a bordo campo reduce da un piccolo infortunio, sarebbe pronto per rientrare ma il gioco si svolge proprio da quella parte e l’arbitro decide di far terminare l’azione: e l’azione termina col gol di Danesi che trova il modo di entrare in area e superare Lavorini con una conclusione precisa, ma lenta. Tutto andava storto, ma si era solo sullo 0-1 con oltre un’ora e un quarto di gioco ancora da disputare. Eppure l’atteggiamento mentale in campo e in panchina era fin troppo dimesso.
Ci si aspetta la reazione nella ripresa, ma la fortuna non aiuta. Ancora una volta al primo attacco il Monteriggioni va in gol: palla persa a centrocampo, Danesi sulla fascia serve al centro dove Pavani, ormai smarcato, di testa insacca. Il ritorno al 4-3-3 è stato inutile, i giocatori sono in preda alle proprie paure e al proprio nervosismo, non è tutto male quello che si vede, in altre occasioni avremmo solamente parlato di giornata no. Ma la sterilità offensiva dura da troppo tempo. Fratini le prova tutte, manda dentro anche Mariotti per Pugnali e passa alla difesa a tre, ma è inutile. Al 90° arriva anche il gol del neoentrato Faralli.
Ora alla ripresa ci sarà una gara delicatissima, sabato a Perugia c’è il derby contro la Pontevecchio, ultima in classifica. Ricominciare da capo, proprio da Ponte San Giovanni dove alla prima gara ufficiale in coppa l’Orvietana vinse e segnò due gol, chissà se questo precedente possa bastare per togliere tensioni e paure ai giocatori biancorossi.
ORVIETANA – MONTERIGGIONI 0-3
ORVIETANA (4-2-1-3): Lavorini; Pugnali (9’st Mariotti), Ciccone, Schicchi, Bronchi; Cersosimo, Ingrosso; Gamma (35’pt Arcioni); Cardarelli, Rispoli, Niscemi. A disp.: Nulli S., Chirieletti, Vita, Gentili, Cochi. All.: Fratini.
MONTERIGGIONI (4-3-3): Mandorlini; Genoese, Simone, Cupelli, Patricelli; Beligni, Gaziano, Meacci (37’st Giacopelli); Sani, Pavani (40’st Faralli), Danesi (30’st Caselli). A disp.: Bianucci, Neri, Casini, Capacci. All.: Callegari.
ARBITRO: Chirigu di Carbonia (Stefani di Roma e Viola di Bari).
MARCATORI: 15’pt Danesi, 6’st Pavani, 45’st Faralli.
NOTE: Spettatori 250, ammoniti: Niscemi (O); Cupelli, Beligni, Meacci (M). Angoli: 3-1 per l’Orvietana, recupero: 2′ + 4′.
No! Non ci credo! Fratini il difensivista che mette in campo 4 attaccanti! Non è possibile non può essere stata una sua scelta… chi gliela ha imposta? Chi lo ha pressato? E lui poi si fa scrivere la formazione così dall’esterno. Risultato: pessima figura, giocatori che lo insultano quando li sostituisce e confusione totale! Basta!!! fatti rispettare mister! Sceglila tu la formazione non fartela scrivere dagli altri! Hai visto poi che succede!!!