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Guardea e Montecchio si fondono: nasce la GM10. Pro e contro dagli appassionati

Le due squadre di Promozione stanno accordandosi per proseguire insieme nella seconda serie regionale di calcio. Gianni Ricci (Atletico Montecchio) e Guglielmo Scianca (Guardea) pronti a lavorare uniti.

Una aveva sfiorato l’Eccellenza perdendo i playoff contro il Collepepe, l’altra è stata protagonista di una salvezza miracolosa vincendo due playout contro pronostico per poi mantenere la categoria grazie alla salvezza della Pontevecchio in Serie D. Ora le due squadre di Promozione dovrebbero fondersi insieme per creare una nuova società. Atletico Montecchio e Guardea dunque proprio in queste ore stanno formalizzando l’accordo, i tempi sono stretti visto che la documentazione va presentata al Comitato Regionale della FIGC entro mercoledì 23 giugno, ma Gianni Ricci per l’Atletico Montecchio e Guglielmo Scianca per il Guardea sembrano ormai in dirittura d’arrivo. La nuova società dovrebbe chiamarsi GM10 dalle iniziali delle due squadre e dall’anno di fondazione, come allenatore potrebbe restare l’attuale tecnico del Guardea Antonio Luzi, mentre come ds probabile conferma di Giuseppe Laureti.

Altre news al seguente link:

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16 Comments

  • johnny stecchino

    giovani del posto che si divertono a calcio a 5?
    e dove sono? li hanno mandati via tutti, allenatore compreso
    questi illuminati dirigenti oltre non saper mantenere la squadra in promozione hanno importato tutti i giocatori da fuori anche nel calcio a 5, promettendo lauti compensi e prendendo anche giocatori dal calcio ad 11, con molta sportività devo dire.
    spendendo numerosi denari su una categoria (c2) dove 10.000€ annui sono una pazzia.
    ma fatemi il piacere, diveretirsi? e dove, sicuramente non a guardea, infatti ogni scelta è solo un capriccio di alcuni individui che si credono uomini di calcio, ma che non sono tali.

  • santori anacleto

    Ma una domanda nasce spontanea…….perchè a vedere queste Squadre COLLAGE non va più nessuno e giocano in Campi presso che deserti? Forse perché Sono fatte ad uso e consumo di pochi “ILLUMINATI” Dirigenti? Allora un Calcio così a cosa serve? A muovere un po’ di economia spicciola a favore di giocatori, allenatori, sponsors e dirigenti? Perchè alla fine della fiera a me sembra che di sport ( che è passione e coinvolgimento emotivo) ne resta poco sul campo.

  • Claudio Bianchetti

    Innanzitutto voglio precisare che è normale che quando si fa una fusione ci sono i pro ed i contro alla decisone presa.
    Ebbene io personalmente penso che sia stata fatta la scelta giusta per entrambi i paesi che avrebbero rischiato l’esclusione dal campionato di promozione.
    Si capisco la rivalità sportiva del passato però oggi queste cose sono superate (per fortuna) , come vedete ci sono squadre come Baschi, Civitella de Lago, ecc che sono scomparse dal calcio, a causa della mancanza di giocatori e fondi economici.
    Voglio ricordare che realtà ben più grandi delle nostre sia dal punto di vista numerico che economico, hanno fatto fusioni come la Grifo Ponte Torgiano, lo Sporting Terni mettendo insieme 3 squadre in una e non è escluso che ce ne saranno delle altre per via della crisi economica e degli aumentati costi di gestione davvero impossibili da sostenere per piccole realtà come le nostre.
    Mi auguro che la gente rifletta e rispetti il lavoro di chi si è impegnato in questo progetto e che sta dando il meglio di se affinchè sia sviluppato positivamente .
    Buon lavoro a tutti e forza GM 10 !!!!

  • carlo ulisse

    Il processo di unificazione in una sola squadra tra Guardea e Montecchio, và salutato ed applaudito per la capacità dei soggetti interessati di aver pensato e realizzato questo eccellente progetto. Sono bastate poche riunioni per trovare la strada per realizzare il progetto chiamato GM10.
    Come già detto da Scianca il progetto non è solo nella squadra che giocherà in promozione, ma rigurda la Juniores ed una squadra di calcio a 5, militante in C2, nelle quali crescono e si divertono i giovani del luogo.
    I processi di unificazioni nel calcio si stanno realizzando o si sono già realizzati in altre realtà. Credo che i soggetti promotori abbiano grande coraggio e lungimiranza.
    carlo ulisse rossi

  • Antonio Luzi

    Vorrei intervenire, non come persona interessata, ma semplicemente come cittadino ed uomo di sport e se possibile ricondurre l’attenzione circa l’utilità di questa operazione, su questioni puramente tecnico/logistiche. Ho vissuto personalmente le “battaglie” sui campi di calcio che animavano i sostenitori di Guardea, Montecchio, Alviano ecc., ma è pur vero che è passato molto tempo, purtroppo troppo, dove per noi giovani del tempo il calcio era una vera passione e forse anche un mezzo per far valere la propria forza rispetto ai coetanei degli altri paesi. Oggi, che ancora con ostinata passione, dedico molto del mio tempo libero per questo sport, posso affermare che il calcio, anche nei nostri paesi è cresciuto di livello e indubbiamnete per questo, al momento, riveste un importante ruolo qualificativo e di attenzione per queste nostre realtà. Mantenere vivi i paesi è il compito più arduo per chi ci vive e senz’altro è da aprezzare, senza alcun pregiudizio, chi con il proprio operato e per i ruoli che ricopre, cerca tutte le soluzioni possibili per raggiungere tale obbiettivo. Credo di poter affermare, che unire le forze comprensoriali che condividono la stessa passione, in questo caso il calcio, ma potrebbe essere estesa anche per altri obbiettivi, sia oltre che condivisibile, certamente auspicabile. Sono convinto che questa fusione, se ben gestita e vissuta con l’entusiasmo giusto, possa essere un esempio costruttivo per il superamento del campanilismo ormai vecchio ed inadeguato. Sono d’accordo che in passato, l’esperienza della squadra fuori paese, poteva essere discutibile, ma certamente è servita per il raggiungimento di obbiettivi sportivi che sono poi alla base e motivo di soddisfazione per chi opera nel settore.
    L’anno passato, il giusto operato dei dirigenti, di riportare la squadra a Guardea per cimentarsi nella categoria, con le forze locali, è servito senz’altro per capire che si può mantenere la categoria, ma ad evidenziare altrettando, che le strutture sportive esistenti non riescono a sostenere tutti gli impegni. Ecco quindi che l’unica operazione gestionale possibile che poteva garantire, oltre che una più parsimoniosa gestione delle risorse economiche, soprattutto una migliore armonizzazione delle strutture, fosse la fusione con una realtà come Montecchio che nella stessa categoria lamentava gli stessi problemi.
    Il mio augurio è che ci sia in maniera incondizionata il sostegno da parte dei sostenitori e non dei due paesi e soprattutto che gli sproni devono servire per incoraggiare a costruire e non per distruggere; e soprattutto le polemiche non servono a nulla, la disponibilità di tutti si.

  • santori anacleto

    Sarò curioso di vedere quanti Guardeesi e Montecchiesi troverete FELICI DELL’INIZIATIVA!!
    E con questa la chiudo, visto che la memoria di Guglielmo sulla mia presenza alla Sagra è un po labile.
    Buon Lavoro a tutti e le migliori fortune al neonato GM10

  • Guglielmo Scianca

    Aggiungo un piccolo particolare aquanto sopra, scusandomi per il disturbo.
    A Guardea, per nostra iniziativa, esiste una squadra Juniores ed una squadra di calcio a 5 militante in C2 nelle quali crescono e si diverto i giovani del luogo e del circondario.
    Per nostra iniziativa da alcuni anni è florido il GMT, società di puro settore giovanile, della quale facciamo parte insieme ad Alviano e Teverina, e nella quale crescono e si divertono i giovani del luogo e del circondario.
    Questi sono i fatti il resto sono trappole.

    Guglielmo Scianca

  • Guglielmo Scianca

    Aderisco all’invito del sig.Marco Gobbino a spiegare i dettagli dell’operazione “Guardea-Montecchio” nella speranza di fare chiarezza su un argomento che sta molto a cuore agli appassionati di calcio.
    <Tutto nasce dalla semplice constatazione circa l'assurdità (e l'impossibilità) di mantenere in essere due squadre di promozione in un raggio di tre chilometri e della intenzione dei vertici del Montecchio di non iscriversi al campionato. Ho preso io l'iniziativa di contattare alcuni amici di Montecchio e con essi abbiamo rapidamente raggiunto una totale condivisione di intenti che ci ha rapidamente portato a concludere una operazione che di fatto è una fusione, ma tecnicamente è "un cambio di denominazione", avendo lasciato in essere la struttura societaria del "glorioso" G.S.Guardea. Questa è la semplice realtà delle cose.
    Quanto alle critiche di Anacleto santori, legittime seppure un pò acide, mi sembrano un insieme di banalità messe giù più per partito preso che per effettiva conoscenza della materia.
    Non si capisce infatti come possono essere portate per esempio squadre, poi sparite dalla scena, forse proprio per la politica miope cui fà riferimento il nostro amico. Dopo la caduta di tutti gli steccati ideologici, quando anche le scuole vanno verso l'accorpamento per restare in vita, quando squadre di terza categoria faticano a far giocare più di due elementi del posto, è consolante sapere che resiste imperterrito nella jungla un samurai di nome Anacleto fiero combattente della guerra con Montecchio.
    Quanto poi al "doversi vergognare" riferito al sottoscritto e a chi, come i dirigenti del G.S.Guardea, da 30 anni sacrificano, volontariamente, gran parte della propria esistenza, delle proprie risorse del proprio tempo libero esclusivamente alla causa di una associazione, credo che sia per lo meno ingeneroso, ai limiti dell'offesa da indirizzare semmai a chi, nello stesso lasso di tempo, non ha mai speso un'ora, una lira, un euro, una parola per sostenere il G.S.Guardea.
    Per la Sagra degli Gnocchi, infine, grazie per la pubblicità ma vorrà dire che il posto (..ma quale?) lasciato libero dall'Anacleto nostro verrà prontamente occupato da schiere di Montecchiesi e Guardeesi felici per la nostra iniziativa.
    A disposizione per ulteriori chiarimenti saluto tutti cordialmente.
    Guglielmo Scianca
    Presidente G.M.10

  • Adriano Scianca

    Mi piacciono poco le chiacchiere e credo si stia abusando troppo della disponibilità e della professionalità del sito che ci ospita, quindi la pianto qui con un’ultima riflessione:

    Chi fa ha sempre ragione, chi non fa non ha mai ragione. E’ molto semplice.

    Poi ognuno è libero di valutare da sé quanto il Gs Guardea e la Sagra abbiano dato al paese in termini di fama, turismo, reputazione. Da parte mia posso testimoniare quanto hanno tolto a chi da anni e disinteressatamente ci sputa dentro l’anima.

    Ma, per carità, capisco che di fronte alle ragioni del campanile tutto questo non valga nulla.

    Passo e chiudo.

  • santori anacleto

    Forse non mi sono spiegato bene, oppure sono stato volutamente travisato. Cmq un paio di precisazioni mi sento di doverle fare.
    In primis non credo che nella mia critica ci sia una qualche offesa ai dirigenti del Guardea Vecchi, che conosco e nuovi, che non ho mai avuto modo di conoscere. Se qualcuno si è sentito offeso me ne scuso non era questa la mia intenzione. Credo che leggendo bene i miei interventi si capisca benissimo che io criticavo il modo di vedere e di vivere il calcio dilettantistico, che arriva a sotterrare anni ed anni di tradizione e di passione.
    In secundis non sono mai salito sul carro del VINCITORE, specialmente se quel gruppo di “vincitori” si allena e parla con accento romanesco. Ho sempre tenuto lontano la politica dallo sport, manco da qualche anno da Guardea ma chi ha qualche anno di più di Adriano Scianca lo sa benissimo e può darmene atto, perciò le mie critiche non sono speculazioni politiche.
    Ma torniamo a noi, i dirigenti del GS Guardea si sono mai chiesti perchà nel paese la squadra non è più seguita, come veniva seguita poco tempo fà? Forse le scelte non sono state giuste.
    Forse era meglio tenersi una squadra in seconda categoria ma con qualche giocatore di Guardea piuttosto che dare la scalata a campionati che il bacino calcistico non poteva permettersi e che adesso presenta un conto troppo salato da pagare (appunto la fusione col Montecchio).
    Inoltre un ultima precisazione, non sapevo che muovere una critica civile a mezzo internet fosse considerata dal sig. Adriano Scianca una vigliaccata, un non parlare in faccia, una pugnalata, me ne dispiaccio per lui. Ho parlato via Internet perchè manco ormai da troppi anni da Guardea e quando vi ritorno ogni 15gg. il tempo a mia disposizione e sempre troppo poco, ma quando sarà possibile lo dirò anche in faccia al Sig. Adriano Scianca, così avremo modo di conoscerci.
    E cmq l’entusiasmo nel paese per questa fusione, può far capire quanto RIDICOLA sia la scelta di questa Illuminata Dirigenza!

  • Marco Gobbino

    Ringraziamo Adriano Scianca per l’intervento sul nostro sito, troppo spesso si criticano dirigenti e presidenti per scelte chiaramente sofferte e che inevitabilmente non possono accontentare tutti. Che la fusione Montecchio – Guardea possa essere un po’ clamorosa, come mi sono permesso di definirla, ci può stare, ovviamente meno le offese ai protagonisti di questa scelta.
    Mi pare che Montecchio e Guardea abbiano vissuto una buonissima stagione, nel rispetto dei propri obiettivi, nel campionato di Promozione: la salvezza conquistata dal Guardea per come si erano messe le cose è stata meritatissima, forse anche troppo sofferta vista la lunghissima appendice di spareggi, il Montecchio invece si è inchinato solo davanti a una formazione in effetti troppo più forte. Forse sono stati questi buoni risultati ad aver colto di sorpresa qualche tifoso che pensava che entrambe le squadre potessero continuare separatamente godendo di ottima salute. Ad ogni modo, se Adriano Scianca come altri dirigenti o presidenti volessero spiegare bene i dettagli di questa scelta e i futuri intenti della nuova società siamo disposti a pubblicare i loro comunicati, e chissà magari scopriamo che questa scelta possa portare nuovi o quantomeno diversi entusiasmi e passioni.
    Infine mi concedo una battuta, scegliere di fare una fusione non mi sembra proprio voler scimmiottare Galliani e Branca che la fusione non la farebbero mai!

  • Adriano Scianca

    La cosa veramente triste è la smania di protagonismo di tutta una serie di personaggi che su queste polemiche medievali ci campano, mancando evidentemente di una vita loro. La cosa veramente triste è vedere un paese che di fatto, e da anni, disertava sistematicamente il campo sportivo, salvo poi riscoprirsi pieno di ultras improbabilmente patriottici quando le contingenze politiche volevano che così accadesse. La cosa veramente triste è assistere a queste ripicche a mezzo internet (i vari “pseudo dirigenti che scimmiottano i vari Galliani, Branca” hanno un indirizzo, perché non si va a dirle in faccia certe cose?). La cosa veramente triste è che ora uno per decidere come deve progettare il futuro di un’associazione deve sottoporsi al giudizio di… santori anacleto! La cosa veramente triste è la frustrazione eterna e eternamente inappagata di chi IN OGNI CASO avrebbe da ridire sulle scelte altrui, ché tanto di proprio non ha nulla da proporre, produrre, rischiare. Ora pare che l’oggetto della polemica di stagione sia il campanilismo anti-montecchiese, roba che farebbe sembrare avanguardista lo scontro tra guelfi e ghibellini, tanto è antiquato e superato. Avanti così, verso l’abisso del ridicolo.

  • santori anacleto

    Mi fanno ridere questi pseudo dirigenti che scimmiottano i vari Galliani, Branca,e compagnia bella….. Tutto ciò ha portato alla fine del vero Calcio,ai sentimenti forti, al Campanile, al sentirsi un paese, una comunità che la domenica soffriva e gioiva attaccata alla rete di un campo sportivo mentre vedeva il proprio figlio, amico o vicino che tenevano alto il nome del paese! Mi domando chi lascia il pranzo della domenica con i parenti per vedere 11 sconosciuti mercenari di cui non conosci neanche il nome. Penso che quest’anno la mia partecipazione alla SAGRA degli Gnocchi sarà accuratamente evitata

    FORZA GUARDEA

  • Marco Gobbino

    In effetti la notizia è abbastanza clamorosa se la vogliamo leggere solo sul piano del campanilismo e della rivalità tra i due paesi, ma il calcio vive momenti di profonda crisi, se si pensa che Perugia ed Arezzo quest’anno faranno un campionato appena di due categorie superiore a quello di Guardea e Montecchio, dovendo ripartire anche queste gloriose società dalla serie D visto il fallimento (serie D dove ci sono anche Avellino, Messina, Venezia….) Economicamente insomma avere due squadre in promozione (appunto solo due categorie sotto la D) a distanza di pochi chilometri era a quanto pare poco sostenibile, d’altronde a Guardea è già nata una seconda squadra, il Guardege, che milita in 3 categoria e che era nata proprio all’epoca in cui l’altra compagine era formata solo da giocatori romani. Anche ad Orvieto il mese scorso c’è stato il tentativo di unire Ciconia e Federico Mosconi, ma a quanto pare per ora sta prevalendo la rivalità sull’economia!

  • santori anacleto

    Ora credo di averle viste tutte, prima na squadra de ROMANI che con Guardea non aveva niente da spartire. Ora sono costretto a vedere la scomparsa del glorioso, una volta, G.S. Guardea che si fonde, udite udite, con i vituperati nemici di mille battaglie, quelli che a Guardea chiamavamo in maniera dispregiativa “F…..”, i nemici per antonomasia del Montecchio. Non era meglio magari scendere di categoria e far giocare qualche ragazzo del paese? Mi sento tradito nel mio amor proprio, sono stati traditi i miei più bei ricordi di ragazzo, quando bastava vincere una partita contro il Montecchio o contro i Sparvieri di Civitella per sentirsi Campioni del Mondo e fare il giro del paese con una coppa di latta. Cari Dirigenti non vi vergognate nemmeno un pò?

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