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Ciconia beffato nel finale dal Trevi

Che a volte nel calcio premia più la fortuna che il gioco, purtroppo, lo si sa. Quando, però, a farne le spese è la squadra che non demerita dispiace un po’ di più.

 

Ciconia: Dominici, Bonino (43’ st Croccolino G.), Frizzi, Massini Rosati, Franciaglia, Dini, Leonardi, Santo (20’ st Selimi), Dami, Giani, Ranchino

Trevi: Busciantella, Bevilacqua, Settimi, Pergolari (Pieri), Dari, Fastellini, Metushi, Cappelletti, Brunelli, Partenzi, Murad (Almir)

Reti: 45’ st Pieri

Ammoniti: Frizzi (C), Selimi (C), Dini (C); Pergolari (T), Fastellini (T)

Note: espulsi Massini Rosati (C) e Partenzi (T) per doppia ammonizione; recupero 1’ pt; 3’ st; corner 2 – 1 per il Ciconia

Arbitro: Sig. Mattia Dottori di Terni

Ciconia – Trevi, praticamente la partita d’esordio in casa per i biancocelesti, che ritornano in possesso del proprio campo con i loro tifosi solo oggi, superando finalmente la vicenda dell’Achilli a porte chiuse, comincia sotto un sole cocente. I ragazzi in campo, tuttavia, sembrano non sentirlo, perché i ritmi sono elevatissimi fin da subito. Il cronometro ha appena fatto un giro dopo il fischio d’inizio, quando Massini riparte dalla propria trequarti, libera Santo sulla fascia, che serve di prima Ranchino a tu per tu con Busciantella, ma l’arbitro ravvisa un fuorigioco e ferma tutto tra le proteste generali. Cinque minuti dopo, sono gli ospiti che prendono le misure a Dominici: Cappelletti batte corta una punizione dalla trequarti per Partenzi, che di nuovo rilancia per l’inserimento di Cappelletti, ma il suo tiro, alla fine, non crea problemi al portiere di casa.

Dopo i fuochi iniziali, tuttavia, pare che nessuna delle due compagini riesca a sbrogliare la propria matassa, visto che la partita si gioca prevalentemente a centrocampo, senza grandi brividi. Le uniche emozioni arrivano da palle inattive: al 31’, Partenzi sfrutta un calcio di punizione dal limite, ma la palla è alta, sia pure di poco; pochi minuti dopo, è invece Frizzi che, sempre da calcio di punizione, stavolta dalla trequarti, batte corto per Giani che scodella in mezzo per la testa di Santo, il quale non ci arriva per una questione di millimetri.

Al 44’, Massini, già ammonito per aver strattonato un avversario, cede ingenuamente alla stessa tentazione: l’arbitro è lì a due passi e condanna il Ciconia a giocare in dieci tutto il secondo tempo. Calcio di punizione e Dominici ci mette una pezza, deviando in corner. Doppio fischio e tutti a riposo.

Nella ripresa, la musica cambia di poco. La scarsa precisione, da ambo le parti, impedisce alle due compagini di concretizzare ghiotte occasioni. I locali, seppure in inferiorità numerica, creano comunque molto, costringendo il Trevi nella propria metà campo, mantenendo ben saldo il pallino del gioco ma, peccando forse solo di convinzione, non riescono a passare in vantaggio. Per gli ospiti, al 18’, c’è solo da segnalare un insidioso tiro del solito Cappelletti, che, indisturbato in mezzo all’area, prova a beffare Dominci, il quale è pronto e si oppone in tuffo.

Poi è solo Cicu. Ci prova dapprima Frizzi, che, al solito, da calcio di punizione, serve Ranchino, il cui lancio lungo in area trova tutti impreparati, compresi gli attaccanti biancocelesti. Poi è la volta di Bonino, che ferma l’azione d’attacco avversaria, innescando una bella ripartenza dello stesso Ranchino, il quale si esibisce in uno slalom speciale in mezzo ai difensori avversari, ma, quando arriva al tiro, la mira non è delle migliori. L’inferiorità dei padroni di casa è solo numerica, perché sul campo non fa la differenza: la difesa si disimpegna sempre in maniera egregia, con Franciaglia decisivo in più di un’occasione; i centrocampisti coprono bene gli spazi, concedendo pochissimo al gioco avversario. Manca la finalizzazione, quello sì, come quando Frizzi, da un calcio di punizione battuto dalla trequarti, scodella in mezzo per l’incornata di Dini che vola più alto di tutti, ma trova sulla traiettoria il guantone di Busciantella che mette in corner.

Ristabilita, al quarantesimo, la parità numerica per l’espulsione di Partenzi, Romanini prova a vincere, togliendo Bonino per l’inserimento di Gabriele Croccolino. Scelta coraggiosa, che meritava di essere premiata. Invece, proprio quando tutto sembrava avviarsi verso un tranquillo 0-0, il direttore di gara fischia a Giani un contestatissimo fallo al limite della propria area. Lo batte lo stesso giocatore che l’ha subìto, il neo entrato Pieri, che supera la barriera per l’inserimento di Almir, il cui tiro di testa è deviato in angolo. Corner per il Trevi, la palla arriva sui piedi di Pieri, ben appostato al limite dell’area: gran botta nell’angolino alto, dove Dominici nulla può.

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