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Uno spento Ciconia lascia strada al Real Quadrelli

Pomeriggio decisamente no per i ragazzi di Romanini che deludono e tornano a soffrire in classifica.

CICONIA – REAL QUADRELLI 0-2

CICONIA: Dominici, Bonino, F. Croccolino, Massini (22’st Giani), M. Franciaglia, Dini, Frizzi, Leonardi (10’st Pepe), G. Croccolino, Filippi (1’st Ranchino), Dami. A disp.: Serrani, Palmucci, Silvi. All.: Romanini.

REAL QUADRELLI: Carrino, Mattioli, F. Campisi, Mari, Caterini, Silvestri, Blasi (25’st Mariani), L. Campisi, Trequattrini (38’st Dormi), Lima, Mundo (43’st Cecchetti). A disp.: Santini. All.: Fogliani.

ARBITRO: Conti di Terni.

MARCATORI: 2’pt Caterini, 9’st Mundo.

NOTE: ammoniti: M. Franciaglia (C), Caterini (RQ). Angoli: 9-4 per il Real Q., recupero: pt: 0’; st: 5’.

Giornata decisamente sotto tono per il Ciconia che lascia strada al Real Quadrelli tornando a complicare la propria classifica. Gli ospiti veleggiano in ben altra zona della graduatoria e la sconfitta potrebbe essere valutata come fisiologica, se non fosse per un atteggiamento solo a tratti volitivo e combattivo. Non ingannino l’errore di Dami, che nemmeno centra il bersaglio in una sorta di rigore in movimento, e il gol regalato agli avversari dopo un giro e mezzo di orologio, in realtà sono le prove senza verve di molti protagonisti in campo per tutta la partita che alla fine hanno punito la squadra di casa. Manca Santo, Ranchino parte dalla panchina dove ricompare dopo l’infortunio anche Giani. Qualche modifica rispetto all’assetto solito per Romanini che sceglie un 4-2-3-1 nell’ottica di mettere in difficoltà l’ordinato centrocampo ospite. Ma si parte subito in discesa, una disattenzione porta al primo calcio d’angolo per il Quadrelli, la difesa non riesce a spazzare via la palla che arriva dalle parti di Dominici che salta a vuoto e a Caterini non sembra vero di ritrovarsi la palla sui piedi e la rete sguarnita. Nemmeno 90 secondi che il Ciconia già è costretto a rincorrere. La giornata no di Frizzi, forse la sua peggiore prestazione stagionale, rende anche gli altri poco lucidi, dalla parte opposta invece sono in tanti a fare bella figura: Mari, Campisi, Caterini e Trequattrini. F. Campisi avrebbe anche la palla buona per il raddoppio, ma manda fuori dopo una ripartenza ospite avvenuta qualche minuto dopo che Dini di testa aveva provato a spaventare Carrino. Il Ciconia chiude il primo tempo senza tiri in porta, eppure a dieci minuti dall’intervallo Leonardi disegna una traiettoria precisa per Dami che, sul filo del fuorigioco, entra in area e si ritrova tutto solo in posizione centrale. Ma il rigore in movimento finisce un metro alla sinistra del palo. Prima del duplice fischio, l’asse dei gemelli Croccolino porta Gabriele alla conclusione da posizione decentrata, ma lo specchio della porta di nuovo non viene centrato.

Nella ripresa subito in campo Ranchino per Filippi, ma l’apporto del neo entrato sarà inconsistente. Tanto che sono gli ospiti a tornare a pungere e prima ciccano l’occasione con la svirgolata di Silvestri, poi ci pensa Trequattrini a sfilare via sulla sinistra superando un paio di avversari e regalando su un piatto d’argento la palla a Mundo che dimostra di non avere gli stessi problemi di mira degli attaccanti di casa. Ecco che il raddoppio si materializza quindi prima di capire in quali condizioni fosse rientrata in campo la squadra di Romanini. Entrano poi Pepe per Leonardi e più tardi tornerà in campo anche Giani, quasi metà tempo per lui dopo l’infortunio. Tempo per provare a riaprire la partita ci sarebbe, ma le idee sono annebbiate e le polveri bagnate. Croccolino riceve un pallone filtrante intorno al 20’ ma tira centrale facendo fare un figurone al portiere, anche Ranchino ci prova, stavolta dalla distanza e stavolta la figura che fa il portiere non è eccelsa visto che si fa sfuggire di mano la palla, ma la difesa anticipa in corner gli attaccanti di casa. Gli ultimi venti minuti passano senza sussulti, se si esclude un tentativo di rissa per fortuna subito placata da parte di un arbitro che, a parte qualche decisione sui fuorigioco piuttosto difficile senza l’aiuto degli assistenti che in questa categoria non ci sono, ha usato un metro di giudizio morbido (2 soli ammoniti), ma costante e coerente per tutto il match.

 

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