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Ottima stagione per il Ciconia; a Broccatelli i conti tornano

Fine campionato, tempo di bilanci. Dopo la prestazione, nell’ultima giornata, contro il Real Quadrelli, terminata con una sconfitta di misura, per il Ciconia, già salvo con una domenica di anticipo, è ora di tirare le somme.

La classifica finale non rende onore al campionato disputato dai biancocelesti, che più volte sono arrivati ad un passo dai play off, per poi perderli di vista subito dopo.

In ogni caso, quella appena conclusa è stata una stagione di alto profilo, al di là delle più rosee aspettative, considerato che, ad inizio campionato, la salvezza diretta era obiettivo ambìto, ma nemmeno poi tanto scontato.

Riflessioni, queste, avallate poi dai numeri, che hanno contraddistinto l’intero percorso della squadra nel girone, a partire dalla rosa largamente rinnovata e ringiovanita. 21 giocatori, di cui 9 sottoquota; l’età media della squadra è di 22 anni, compreso il bomber Cioci, deputato ad alzarla. Tre ragazzi non sono quasi mai stati disponibili, a causa dei gravi infortuni: Sarpano alla quinta giornata, Hoxha alla sesta e Silvi alla nona, che hanno reso ancor più corta una coperta già nata appena di misura.

I 42 punti realizzati sono la seconda prestazione di sempre della società nella categoria, a tre punti dal record della stagione 2005/2006.

Anche per i gol subiti, il trend, rispetto alle ultime stagioni, si è invertito: 42 reti, che non sono poche, ma di cui 10 in sole due partite – andata contro l’Amerina e ritorno contro il Colonia.

Raggiunto, invece, il record di vittorie, che eguaglia quello di nove anni fa.

La squadra si è espressa molto meglio in casa, tant’è che, con 8 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, ha chiuso al terzo posto nel ranking del girone, con 39 gol all’attivo, di cui 29, appunto, all’O. Achilli.

Non altrettanto positivo il bilancio degli scontri in trasferta, soprattutto per il saldo reti – solo 9 fatte e ben 18 subìte – e qui il Ciconia, specie sui campi pesanti, ha pagato pegno a livello di esperienza e fisicità.

12 giocatori, sui 18 a disposizione, sono andati a segno: 15 gol dal duo Cioci – Biancarini (rispettivamente 10 e 5), ma il vero exploit lo ha compiuto il centrocampo, con 19 reti all’attivo: Nicolò Filippi, con 8 marcature, firma il record in carriera a due lunghezze dal capocannoniere Cioci; lo segue in fratello Roberto, a quota 5, calciatore eclettico in grado di ricoprire più ruoli: una delle rivelazioni del campionato.

I moduli più usati da Broccatelli sono stati il 4 3 1 2 (8 volte), il 4 1 4 1 (7 volte), il 4 4 1 1 (10 volte) ed il 4 3 2 1 (5 volte). L’impostazione della squadra, sempre corta e con la linea difensiva molto alta, ha garantito per lunghi tratti della stagione un gioco, vero sì dispendioso, ma senz’altro spettacolare. Il tecnico ha sfruttato appieno le qualità di alcuni giocatori, quali Franciaglia e Filippi N., mettendole al servizio della squadra. Oltre al capitano Croccolino e al jolly Selimi – due certezze – si sono messi in luce molti giovani: Pezzola, Montagnolo, Arcangeli, N. Cioci e Ciubotaru. Ottimo il rendimento di Dominici, ingaggiato a dicembre, il quale ha confermato tutte le sue potenzialità, senza trascurare Rustici, che ha giocato la prima parte della stagione. Non ha tradito Testaj, sicuramente utile alla causa, insieme a Frunza ed ai compagni del reparto arretrato. Altrettanto ha fatto Derna, importante soprattutto quando occorreva dare ampiezza alla manovra.

Altro merito di questo gruppo è di aver riportato un certo seguito di spettatori allo stadio, che si è incrementato di partita in partita.

Un capitolo a parte merita il Signore del Gol, che, probabilmente alla sua ultima stagione da calciatore, ha sempre dimostrato grande professionalità e umiltà, dispensando consigli ai giovani colleghi, senza mai salire in cattedra.

Di grande valore anche il resto dello staff tecnico: il Prof. Claudio Petti, alla sua prima esperienza post laurea nel calcio, ha dato prova di grande capacità, tanto che i biancocelesti hanno mantenuto uno standard di forma costante per tutta la stagione; l’ex portierone Luca Franchetti, anche lui novizio nel ruolo, ha svolto il lavoro con puntiglio ed entusiasmo, mostrando di conoscere bene il suo mestiere.

In queste poche righe è racchiuso tutto il campionato 2012/2013 del Ciconia, ma non è racchiuso il suo grande cuore, non è racchiuso l’entusiasmo di questa manciata di ragazzi che hanno macinato chilometri di campo, non è racchiusa la gioia di ogni vittoria e l’amarezza di ogni sconfitta, non è racchiuso il sentimento di amicizia vera e di fratellanza sportiva che si respirava ogni domenica. Ma questa è un’altra storia e solo chi era presente la può raccontare.

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